

Le partite di Renzi
“Sono incavolato (ma lui non ha usato il termine incavolato) – così il “premier” Matteo Renzi conversando, con la sua scorta, a piedi da Palazzo Chigi a Palazzo Madama – perché, avendo tirato fuori la questione della “par condicio”, non mi faranno giocare, il 16 maggio, la “partita del cuore””.
In questo periodo, però, il “premier” Matteo Renzi ha ben altre partite da giocare. Fuori casa, ma anche in casa. Forse è meglio che si concentri su quelle e per quelle si alleni.
Il postino suona due volte, ma a Palazzo Chigi
“A Palazzo Chigi – da ieri – si stanno cercando dieci persone con i requisiti adatti per gestire l’enorme afflusso di posta recapitata, ogni giorno, al “premier” Matteo Renzi”.
E’ più che giusto – e fa anche piacere – che al “premier” Matteo Renzi venga recapitata tanta di quella posta, ogni giorno, da dover avere bisogno di dieci addetti alla sua corretta gestione. Sarebbe tuttavia più che giusto – e farebbe anche piacere – se la posta, oltretutto in quantità ben inferiore, venisse recapitata, ogni giorno, anche ai cittadini i quali non sono né “premier” né, presumibilmente, con altre cariche istituzionali. I quali “cittadini qualunque”, invece, ricevono ormai la loro posta – comprese le bollette in scadenza – perfino ogni sette, dieci, quindici giorni. E ricordano con nostalgia, ma anche con rabbia, quando il postino suonava perfino due volte. Tutti i giorni. E per tutti i destinatari.
Il telefono senza riposo di Pina Picierno
“Da quando l’onorevole Pina Picierno ha sostenuto – in una intervista a “Fanpage.it” – che gli 80 euro mensili garantiti dal “premier” Renzi, a chi denunci un’Irpef inferiore a 26 mila euro annui, significhino non una mancia, ma fare la spesa per ben due settimane, il suo telefono non smette di squillare un secondo”.
Chi le telefona? Tutti quelli i quali vorrebbero conoscere l’indirizzo dei negozi e dei supermercati dove, con 80 euro, l’onorevole Pina Picierno va a fare la spesa per ben due settimane.
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