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Passeggiata a corto raggio per Pietralata

Tra le vie Castel Boverano e Messi d'Oro e la via senza nome che congiunge le stazioni metro B di Ponte Mammolo e Santa Maria del Soccorso

Domenica 21 gennaio 2024, passeggiata a corto raggio a Pietralata tra le vie Castel Boverano, via delle Messi d’Oro, via Cassino, e poi nel tragitto fra le stazioni della metro B Ponte Mammolo e Santa Maria del Soccorso, via Tiburtina e via di Pietralata.

Via Castel Boverano, discarica di indifferenza

In via Castel Boverano la discarica della vergogna cresce.

In parte è ben visibile dalla strada, sempre molto trafficata, quindi è sotto gli occhi di tutti, operatori dell’Ama inclusi, con una fontanella oppressa da rami secchi giacenti lì da mesi e qualcuno da anni.

Ma in buona parte è seminascosta tra alberelli d’ulivo ed altra vegetazione che invocano pietà. Del resto è risaputo che dove si lasciano rifiuti ingombranti se ne accumulano altri per emulazione.

Da anni invochiamo una telecamera sche smascheri gli zozzoni, ma invano. E la discarica cresce e non si sa se deplorare di più l’ignavia di chi dovrebbe provvedere e sanzionare oppure l’indifferenza dei residenti che pure si affacciano giornalmente e da anni su questi rifiuti ingombranti che si accumulano sempre più.

Un’autentica vergogna.

Lo sperpero di via delle Messi d’Oro

Dopo aver documentato e fotografato nella sua entità e gravità la discarica di via Castel Boverano, mi sono incamminato in un tratto della tormentata via delle Messi D’Oro, un tempo strada unica che collegava la via Tiburtina a via di Pietralata ed oggi spezzettata in vari tronconi.

Senza capo né coda verrebbe da dire, perché la strada si inerpica dalla via Tiburtina, con tanto di targa stradale, e con l’indicazione di un Centro di Ricerca Sperimentale Regina Elena che ahimè versa in condizioni di cui diremo in seguito e dell’Isola ecologica di Ponte Mammolo.

Recentemente è stata ripulita da arbusti vari ed erbacce un tratto racchiuso tra via delle Messi d’Oro e via Cassino dove ha sede l’Isola ecologica Ponte Mammolo, mettendo a nudo questo blocco di costruzione di cui altro dirvi non so.

Superata la salita via delle Messi d’Oro diventa via Pescosolido e, successivamente dopo via Castel Boverano, si biforca e, da un lato, ridiventa via delle Messi d’Oro per una strada che fiancheggia il già nominato Centro Sperimentale e sale verso alcune villette di un certo pregio per poi interrompersi con lo sbarramento di alcune bande gialle che separano la strada da una boscaglia.

Via delle Messi d’Oro (qui interrotta) riprende poi oltre la boscaglia e termina alla confluenza con via dell’Acqua Marcia per un tratto di circa un chilometro.

L’ex Istituto Regina Elena, in abbandono

Salendo nel tratto di via delle Messi d’Oro che inizia dal civico 156, ecco l’imponente edificio dell’ex Centro Ricerche Sperimentali (CRS) dell’Istituto Regina Elena, in abbandono da molti anni, ma ben vigilato dai carabinieri, allo scopo di sventare eventuali occupazioni. Secondo una “DELIBERAZIONE N. 1130 DEL 19/12/2019 OGGETTO: Presa d’atto della riconsegna all’Agenzia del Demanio del Complesso Immobiliare in via delle Messi d’Oro n. 156 ex sede dei laboratori del Centro Ricerca Sperimentale (CRS) IRE”

Nell’atto, tra l’altro, si afferma che: “lo Stato è proprietario del Complesso Immobiliare sito in Roma in via delle Messi d’Oro 156, in uso sin dal 1985 agli I.F.O. come sede dei laboratori del Centro Ricerche Sperimentali (CRS) dell’Istituto Regina Elena e attualmente non più necessario alle finalità di Istituto; che gli I.F.O. con lettera del 17 aprile 2019 hanno chiesto alla Agenzia del Demanio di procedere alla formalizzazione e chiusura della procedura di riconsegna, avendo liberato completamente l’immobile e avendo ottemperato a quanto riscontrato in sede del sopralluogo congiunto effettuato in data 11 aprile 2019 ecc, E a questo link https://www.ifo.it/wp-content/uploads/2019/12/Deliberazione1130del19.12.2019.pdf anche il verbale dell’Agenzia del Demanio di ripresa di possesso (con immagine).

Incomprensibilmente il complesso di edifici va deperendo di anno in anno senza che nessuno si faccia vivo per porre rimedio a questo stato (anche di denaro pubblico sperperato), a cui si aggiunge il costo e l’utilizzo di forze dell’ordine che potrebbero essere meglio impiegate, invece di “fare la guardia” all’abbandono di Stato di un luogo “storico”.

Per scoprire la storia molto importante del Centro Ricerche Sperimentali (CRS) dell’Istituto Regina Elena (di cui è rimasta in funzione solo la targa all’angolo tra via Tiburtina e via delle Messi d’Oro) Abitare a Roma ha pubblicato lo scorso anno un documentato articolo che consigliamo di leggere.

https://abitarearoma.it/il-centro-di-ricerca-sperimentale-pietralata-crs-di-via-delle-messi-doro-156/

La via del degrado tra le due stazioni Metro B

Dopo la deviazione nella mia passeggiata in salita e in discesa in via delle Messi d’Oro, mi sono incamminato in via Cassino scendendo verso viale Togliatti e poi indirizzandomi verso la stazione di Ponte Mammolo.

Ho camminato con la cautela di un anziano fragile su un marciapiede dalle mattonelle in vari punti divelte, lungo tutta la facciata di ingresso della metro e invaso dal suk di venditori ambulanti sempre più padroni invasivi e indisturbati del luogo.

Si spera il Comune di Roma ricava almeno qualche soldo di occupazione di suolo pubblico e costringa questi signori, che detengono uno spazio comunque di pubblico transito, siano obbligati al rispetto e alla pulizia di un luogo pubblico.

Superato il suk, ho percorso quel tratto di strada che sale e poi scende verso l’altra stazione della metro B Santa Maria del Soccorso.

In questo stesso tratto di strada ero transitato lo scorso anno denunciandone il perdurante degrado come è possibile constatare dalle mie foto in grande quantità riversate sul mio profilo Facebook.

Si tratta di immagini di ordinario e, nel nostro caso, di inveterato, consolidato, e mai rimosso, degrado, risalente, in alcuni casi addirittura all’epoca del Veltroni Primo (mandato). 

Prima di passare davanti alla stazione di Santa Maria del Soccorso ho incrociato un carrello con materasso: addirittura in via Tiburtina!

Ho sostato poi davanti ad un murale (a me non piace affatto) che rappresenta Pasolini e i due fratelli Citti.

Poi ho proseguito per via Tiburtina, via di Pietralata e via Matteo Tondi, ritornando a casa un po’ intristito. 


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