Pietralata, qui non è Hollywood

La stazione della metropolitana è una discarica a cielo aperto e la notte viene usata come luogo dove accamparsi per dormire

Pietralata è probabilmente uno degli esempi lampanti che dimostra in concetto di “quel poteva essere e non è”. Dopo un sopralluogo nella stazione della metropolitana abbiamo documentato l’enorme stato di degrado in cui versa.

Degrado è la parola chiave, poi via via troviamo di tutto: bottiglie in vetro di alcolici, cartoni di vino, scatoloni, sacchetti di plastica, pacchetti di sigarette, sedie ed un tavolino in vimini “arredano” un’area adibita a salotto ed infine sotto un albero un cartone aperto con un cuscino sopra compongono una vera e propria camera da letto.

Insomma è proprio tutto quello di cui un senza tetto ha bisogno ed il discount, a pochi passi dalla zona interessata, garantisce una buona scorta di bevande alcoliche a prezzi irrisori, si sa che con il caldo bisogna bere di più…

Il caldo appunto, quello che inevitabilmente favorisce anche il proliferare di germi ed altre cose poco affini ad una città civilizzata. Stride con questo concetto di civilizzazione il puzzo di urina che aleggia in quella determinata area (l’unica cosa che non possiamo dimostrarvi fotograficamente). Sorge spontanea la domanda se Roma sia o meno una città civilizzata, forse lo era? Forse lo sarà? Forse siamo noi che non la vediamo civilizzata?

E’ notizia di questi giorni che nel quartiere Tor Bella Monaca dei bambini hanno registrato un video mentre giocavano a chi vedeva prima più ratti sbucare dai cassonetti. E’ stata fatta anche una stima di quanti topi dovrebbero popolare la Capitale ed i numeri fanno impressione: 6 milioni (esattamente due topi per ogni abitante).

Tornando a Pietralata, si può notare che anche un arredo semplice quale la staccionata in legno sia ormai solo un vago ricordo. La vegetazione insiste prepotente in questo tripudio di scriteriato senso civico e di sicurezza. Poi magari si pensa che è sempre in corso il Giubileo straordinario e che le strade del centro sono tenute molto bene (non è un luogo comune, provate a passeggiare in centro e noterete la differenza) e quindi torna sempre di moda il caro e vecchio concetto di quartieri di “serie A” e “serie B”, anche se questo da fonte istituzionale verrà sempre smentito, noi ci basiamo sui fatti avvalorati da materiale fotografico.

Piange il cuore a vedere che nessuno, o quasi, si indigna davanti a tanto degrado. L’assurdità è che ormai è diventata una cosa “normale”, sì proprio così. Quante volte vi è capitato si sentire persone parlare con naturalezza del fatto che di notte cittadini, molto spesso stranieri (specifichiamo non per razzismo ma per dovere di cronaca) si accampano in un determinato punto per dormire?

E’ assurdo pensare che non ci sia più quel legame con il proprio territorio, dove si è nati e cresciuti e verso il quale si dovrebbe provare amore. Si, amore. Curare, rispettare, accrescere e valorizzare il posto in cui si è nati e che dovremmo sentire nostro. Il senso di appartenenza migliorerebbe di molto le cose ed in questo alcuni cittadini di Pietralata sono stati d’esempio.

Il parco di Via Pomona è stato riqualificato grazie ad un’iniziativa di residenti che hanno voluto rimboccarsi le maniche e regalarsi un parco degno di essere definito tale, inserendo, al suo interno, anche un’area cani recintata dove poter giocare i propri animali in sicurezza. Eppure tutto questo non viene “premiato” dalle Istituzioni, almeno non risulta. Come mai la stazione della metropolitana versa in quelle nauseabonde condizioni? A patto che ci sia un motivo valido, ovviamente.

Riflettiamo un secondo. Si chiede un rispetto delle regole a tutti i cittadini ed è sacrosanto, però poi si impone agli stessi di subire questo degrado che è palesemente un’alta forma di non rispetto di queste regole, ha senso tutto questo? Anche se apparentemente un senso non ce l’ha, questa è la situazione al momento e Pietralata con i suoi abitanti non meritano questo, ma infondo qui… qui non è Hollywood.


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