Categorie: Fatti e Misfatti
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Presa in giro 1 – Presa in giro 2 – Attentato a Venezia – Superata la prima azzoppatura

Fatti e misfatti di aprile 2014

Presa in giro 1

“Fra le ipotesi prospettate per reperire gli 80 euro in più nelle buste-paga dei meno abbienbti – si è saputo – due miliardi di ulteriori tagli alla sanità”.

Finirà davvero così? L’augurio è no perché alla fine, mentre qualcuno avrebbe qualche euro in più da incassare, tutti avrebbero qualche euro in più da sborsare in servizi sanitari e in medicine. E, dunque, si tratterebbe soltanto di una beffarda partita di giro. O, meglio, di una cinica presa in giro.

Presa in giro 2

“Per risparmiare – ha proposto il Ministro degli Esteri, Mogherini – chiudiamo le nostre ambasciate in Islanda, in Mauritania, in Honduras e a Santo Domingo”.

Magari giusto. Peccato, però, che le cose stiano in ben altro modo. Ecco come. In Islanda e in Mauritania non ci sono per niente ambasciate italiane, ma soltanto consolati onorari che dipendono, rispettivamente, dalle ambasciate ad Oslo (in Norvegia) e a Dakar (in Senegal). In Honduras e a Santo Domingo delle ambasciate italiane ci sono sì i muri, ma da tempo non ci sono più gli ambasciatori. Si potrebbe osservare: ambasciate o non ambasciate, ambasciatori o non ambasciatori, comunque si intende chiudere. D’accordo. Ma sarebbe bene usare sempre le definizioni giuste e non fare di merluzzi balene. Di moscerini aquile. Dire sempre onestamente insomma, quando si tratti di un taglietto, che di taglietto si tratta. Senza enfatizzare strumentalmente. Pane al pane, vino al vino. Anche se in modica quantità. Niente di male. Meglio di niente. Onore alla buona volontà e alla sincerità. Il Ministro degli Esteri, comunque, “stia serena”: se non può fare di più sostanzioso, come dovrebbe sapere, “ambasciator non porta pena”.

Attentato a Venezia

“Appena riaperta al traffico delle grandi navi – è la notizia – la laguna di Venezia ha dovuto subire un incidente: il “mostro da crociera” “MSC Preziosa”, durante la manovra di attracco, è andato ad urtare violentemente contro uno dei corridoi mobili di imbarco”.

Questa volta, per fortuna, è andata bene: senza alcun ferito e senza danni gravi. Ma, facendo naturalmente gli scongiuri, se la prossima volta bene non dovesse andare? Le autorità interessate non sembrano affatto interessate. L’unico interesse che continua a contare è quello delle due “lobby” che traggono enormi profitti dal fatto di poter entrare, praticamente, dentro Venezia: la “lobby” delle grandi navi da crociera con affaccio su piazza San Marco e la “lobby” dei commercianti con affaccio nelle calli del centro.

Superata la prima azzoppatura

“Silvio Berlusconi – dopo un ricovero di 48 ore per l’infiammazione di un ginocchio – ha lasciato l’ospedale “San Raffaele” di Milano ed è tornato ad Arcore”.

L’azzoppatura da artrite, dunque, è stata superata. Ora resta però, per lui molto più preoccupante, l’eventualità di una azzoppatura da Tribunale di sorveglianza. Tribunale di sorveglianza che – come noto – potrebbe anche comminargli una “espiazione pena” che gli limiti pesantemente tutti i movimenti. E contro il quale non esisterebbero né infiltrazioni né antinfiammatori di sorta. E’ per questo che – come si dice preoccupata la “sua” Francesca – Silvio continuerà a non dormire, la notte, fino a giovedi prossimo: il giorno dell’operazione. Non dei chirurghi: dei magistrati.


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