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Primo Premio al Certamen a squadre “Ut pictura poiesis

A tre studentesse della 1Ac del Liceo Benedetto da Norcia nel V Municipio

“Siamo lieti di comunicare che tre studentesse della 1Ac del Liceo Benedetto da Norcia hanno vinto il primo premio nel Certamen “Ut pictura poësis” 2024, organizzato dal Liceo Classico Mameli – I.I.S. Tommaso Salvini di Roma, con il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea”.

Così l’annuncio sul sito del Liceo che precisa:

“In data 20 maggio, presso la Sala Giubileo dell’Univ. LUMSA, in collegamento con le scuole europee che hanno partecipato alla gara, è avvenuta la premiazione delle tre alunne Giulia Anastasi, Beatrice Annetta e Eleonora Straface, la cui squadra si è aggiudicata il Primo premio in un certamen diverso dal solito. Era infatti richiesto di interpretare in chiave poetica o iconografica un testo a scelta fra tre proposte e accompagnare l’elaborato con un commento in lingua italiana o inglese.

Nell’esperienza scolastica di quest’anno, in relazione alle tematiche di educazione civica, gli studenti della classe hanno realizzato un approfondimento sul tema delle migrazioni e in particolare sull’emigrazione italiana, attraverso la lente insolita della ricerca e valutazione dei dati relativi alle loro rispettive famiglie.  Al momento quindi di scegliere il testo  da interpretare in chiave artistica (poesia, disegno, fumetto…), la scelta è caduta in modo immediato e quasi automatico sulla riflessione di Seneca «Non sum uni angulo natus, patria mea totus hic mundus est» che nel rivendicare da parte del filosofo il proprio appartenere al mondo, garantisce a tutti gli uomini, in quanto parte della razza umana, il diritto di scegliere in quale posto del mondo vivere e realizzarsi e contemporaneamente il dovere di proteggere e tutelare la terra in quanto patria comune degli esseri umani e non solo.
In quest’ottica universalistica e cosmopolita le studentesse hanno realizzato un disegno in parte surreale che gioca sui temi proposti (radici, appartenenza, cultura classica, cura e tutela…) e un commento in lingua inglese dall’illuminante titolo No borders for the future.

A man who has denied his home and has replaced it with human civilization is a man of the world. Such a way is despised by many, for it means being no longer a puppet but, instead, an active citizen of the land we inhabit: even more of lands that are far away from us. Referring to the people of those lands as siblings is an outrageous act for nationalists, those who think they can block those who seek refuge in other states: fools. Taking action and working for a future in which frontiers aren’t blocked is caring about the very same earth all humans stamp their feet on: it means holding the world in your hands and floating in the temple of a decadent society, whilst singing:
I was not born to live just for one corner, the whole world is my home.

I nostri studenti – conclude l’Istituto – pensano ad un mondo senza confini, senza limiti, senza muri, con uno sguardo rivolto al passato che fa recuperare la propria identità per imparare la comprensione e la tolleranza.
E questo ci rende particolarmente orgogliosi … almeno tanto quanto vederli premiati per il loro lavoro e sapere che i loro contributi saranno pubblicati negli Atti del Convegno di questa seconda edizione del “Certamen “Ut pictura poësis” 2024! “


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