“Pronto, vorrei una giocata”: ecco come funzionava la “Centrale Droga” a Roma

A gestire la distribuzione veri e propri riders della droga, che si muovevano su auto e scooter a noleggio, usati e dismessi di continuo per sfuggire ai controlli

A Roma, il business della droga si era trasformato in un vero e proprio servizio di consegna a domicilio, con un’organizzazione precisa e spietata.

Niente pusher agli angoli delle strade o scambi sospetti nei vicoli bui: qui la droga arrivava direttamente a casa, su ordinazione, con la stessa facilità di una pizza o di un pacco da corriere espresso.

Ma la rete criminale è stata smascherata dai Carabinieri della Compagnia di Roma Piazza Dante, che, dopo mesi di indagini, hanno arrestato cinque uomini accusati di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, rapina e lesioni personali in concorso.

Un’organizzazione che non si limitava allo spaccio: chi osava tradire il sistema veniva punito con la violenza.

La “Centrale Droga”: il call center della cocaina

Il sistema era tanto semplice quanto efficace. I clienti non facevano altro che inviare un messaggio a una linea telefonica dedicata, soprannominata “Centrale Droga”, per ordinare la propria dose.

Il lessico era studiato per non destare sospetti: la cocaina e il crack venivano richiesti come “giocate”, e dopo pochi minuti il punto di incontro e l’orario di consegna erano fissati.

A gestire la distribuzione c’erano veri e propri riders della droga, che si muovevano su auto e scooter a noleggio, usati e dismessi di continuo per sfuggire ai controlli. Il sistema era rodato: turni di consegna ben organizzati, una rete di spacciatori sempre operativi e un flusso di denaro costante.

Spaccio, intercettazioni e una rapina brutale

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, sono andate avanti per mesi tra intercettazioni telefoniche, pedinamenti e l’uso di tracciatori GPS. I Carabinieri hanno piazzato telecamere di sorveglianza nei pressi di bar e sale scommesse del quartiere San Giovanni, veri e propri punti nevralgici del traffico di droga.

Ma la droga non era l’unico business del gruppo. Nel corso dell’inchiesta, gli investigatori hanno ricostruito una rapina brutale avvenuta il 12 marzo 2024, quando i cinque arrestati hanno aggredito due uomini, accusandoli di aver rubato una fornitura di stupefacenti. Una spedizione punitiva feroce, che ha rivelato il volto più spietato dell’organizzazione.

Blitz e arresti: smantellato il delivery della droga

Alla fine, la rete è crollata. Nel blitz, supportato dal Nucleo Cinofili di Santa Maria di Galeria, i Carabinieri hanno arrestato cinque uomini e sequestrato centinaia di dosi di cocaina e crack. Nel corso delle indagini, otto persone erano già state fermate in flagranza di reato.

Quello che sembrava un efficiente servizio di delivery, si è rivelato un meccanismo criminale fatto di violenza, paura e spaccio senza freni. Ora la “Centrale Droga” è stata chiusa per sempre, e i suoi gestori sono finiti dietro le sbarre.


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