Quel “Jobs act” sotto l’albero di Natale – Fermate “motosega d’oro” – Ingenuo Nainggolan
Fatti e misfatti di dicembre 2014Quel “Jobs Act” sotto l’albero di Natale
“Ma il “Jobs Act” – continuano a chiedersi in molti – è stato un regalo di Natale ai lavoratori o agli imprenditori?”
Secondo il “premier” Renzi che l’ha fortemente voluto, naturalmente, ai lavoratori. Secondo i sindacati, invece, agli imprenditori. Leggendo il decreto attuativo, al di là di questa doppia contraria convinzione, un fatto sembrerebbe però certo: potrebbe rivelarsi un provvedimento a favore dei lavoratori ove, tuttavia, gli imprenditori non ne dovessero approfittare. Tutto starebbe, insomma, nella lealtà, nella correttezza, nel rispetto delle spirito delle norme da parte di questi ultimi. La Confindustria, comunque, si è detta soddisfatta di un siffatto “Jobs act”. E questo potrebbe far nascere, malignando, dei dubbi. Ma perché malignare in anticipo? E’ Natale, la festa della bontà, della fraternità, della solidarietà. Possibile tempo di imprevisti miracoli. Chissà che non stia per avvenire il miracolo di un’imprenditoria più responsabile e meno egoista. Chissà.
Fermate “motosega d’oro”
“La senatrice Katia Abreu è stata nominata – dalla presidente brasiliana Dilma Rousseff – Ministro dell’Agricoltura”.
Non è stata una nomina qualsiasi. E’ stata, anzi, una nomina che dovrebbe preoccupare, oltre che i brasiliani, un po’ tutti. Perché la senatrice Katia Abreu, da sempre paladina del latifondo e degli interessi delle multinazionali dell’ “agro-business”, continua a sostenere che l’Amazzonia – polmone verde del mondo – vada considerata, più che un patrimonio da difendere, una “opportunità produttiva”. Tanto è vero che, qualche anno fa, aveva dato un determinante appoggio a quel nuovo “Codice forestale” che ha ridotto fortemente la protezione della grande area vitale. Meritandosi il titolo di “Miss disboscamento” affibbiatole da “Greenpeace” e il soprannome, datole dagli ambientalisti brasiliani, di “Motosega d’oro”. Le oltre 250 tribù di indios che vivono in Amazzonia, naturalmente, sono scese sul piede di guerra. Ma riusciranno a fermare, con le loro lance, i carri armati delle multinazionali al comando del nuovo Ministro Katia Abreu? Sarebbe il caso che il resto del mondo scendesse in campo, con la sua diplomazia, in difesa loro. Ma anche di se stesso.
Ingenuo Nainggolan
“Dalla mia auto parcheggiata all’aeroporto di Fiumicino – si è indignato il calciatore della “Roma” Radja Nainggolan – i ladri hanno rubato tutte le magliette giallorosse autografate destinate ai bambini malati”.
Quelle magliette che avrebbero fatto felici tanti piccoli sfortunati, così, verranno invece vendute – chissà a quanto, chissà a chi – sul mercato sempre più cinico e selvaggio dell’illegalità. Magari a qualche “ultrà” che ne farà la bandiera della sua imbecillità e della sua bestialità. Però, Nainggolan, lasciare qualcosa dentro l’auto parcheggiata all’aeroporto di Fiumicino. Il bravo e buon calciatore belga, evidentemente, avrà pure imparato a conoscere la “Roma”, ma non ha ancora imparato a conoscere Roma.
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