Categorie: Fatti e Misfatti
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Quel “Todos somos americanos”- Stesso obiettivo, ma l’uno contro l’altro – La Cassazione tra moglie e marito

Fatti e misfatti di dicembre 2014

Quel “Todos somos americanos”

“”Todos somos americanos” ha detto, annunciando la ripresa delle relazioni diplomatiche e commerciali con Cuba, il Presidente Usa, Barak Obama”.
E’ vero e giusto che sia finalmente così. Avrebbe avuto un valore più alto e ben diverso, tuttavia, se un Presidente Usa avesse pronunciato quella frase già moltissimi anni fa. Prima di scoprire che cinquant’anni di isolazionismo di Cuba non avevano portato all’annientamento del regime castrista. Ieri Fidel, oggi suo fratello Raoul. Auguri, comunque, per questo evento in ogni caso storico. Come per ogni atto di riappacificazione, di ripresa di normali rapporti, di solidarietà e di pace fra Stati.
US President Obama greets Cuban President Castro at the memorial service for Nelson Mandela in JohannesburgStesso obiettivo, ma l’uno contro l’altro
“Sono preoccupato non tanto per il fatto in sé di “Mafia Capitale” – ha detto, a RadioRai, il prefetto di Roma, Pecoraro – quanto per le conseguenze che ci possono ancora essere. Può venire fuori la necessità di uno scioglimento del Consiglio comunale, anche se questa è ovviamente una cosa che non desideriamo. Ma, poi, forse  alcune norme di alcuni anni fa determinano delle situazioni che portano anche oggi alla corruzione. Perché non c’è ancora una selezione del personale, non c’è una selezione dei dirigenti e questo può comportare che si possano ripetere fatti illeciti”.
L’allusione al fatto che il Consiglio comunale potrebbe essere anche sciolto, però, non è piaciuta al Pd. Il prefetto Pecoraro – ha intanto reagito, piccato, il commissario del partito nominato per Roma, Matteo Orfini, fa più dichiarazioni e interviste di Matteo Salvini”. Guerra aperta, allora, prefetto-Pd? Incredibile assurdo. Perché stanno lì tutti e due per scoprire la verità e le responsabilità all’interno di “Mafia Capitale” E arrivare a fare completa pulizia là dove uscirà fuori il marcio. Ma di che cosa meravigliarsi? L’Italia, ormai, è diventata la patria degli assurdi più incredibili.
La Cassazione tra moglie e marito
“Sulle reciproche accuse tra il procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, e il suo vice, Alfredo Rubledo – in merito al “procedimento Ruby” e ad altre delicate inchieste – si è preferito non decidere e  archiviare il caso”.
Come tra moglie e marito, insomma, non mettere il dito. E, così, nessuna azione disciplinare né per il capo Bruti Liberati né per il suo vice Robledo. Nessuno dei due, insomma, avrebbe avuto ragione o avrebbe avuto torto. Il che è impossibile. E, con tutto il rispetto per chi ha preso la decisione di archiviare il clamoroso caso, giuridicamente perlomeno inconcepibile.

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