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Questa pandemia di sceneggiate

L'esempio della Svezia insegna che... la gente e il governo sono civili

Il colloquio, lungo e articolato, che ho avuto giovedì 12 novembre 2020 coi miei amici e colleghi svedesi e finlandesi (uomini di primissimo livello, sia scientifico che etico) in merito alla situazione sanitaria mondiale ed europea, mi ha fornito molti elementi di riflessione.
Sul livello di politica amministrativa nei vari Paesi, sulla qualità di vita desiderata dalle popolazioni, sul livello culturale di ciascun cittadino degli Stati europei in particolare, sul conseguente senso civico dei cittadini di fronte alla chiamata a raccolta dei tecnici scienziati e poi dei politici che li amministrano.
I miei amici svedesi mi hanno sottolineato come sia del tutto incomprensibile per loro la reazione scomposta dei mass media dell’Europa del Sud, che hanno invaso il mondo di fake-news in merito alla presunta irresponsabilità del Governo Svedese, il quale non ha mai proclamato nessun lockdown.
I cittadini svedesi approvano l’operato del loro governo al 90% (maggioranza quasi bulgara!), pur non essendo affatto negazionisti! IL COVID C’E’ e VA AFFRONTATO CONTINUANDO A VIVERE!

Predisponendo subito, a marzo, il 600% (seicento!) in più di posti in terapia intensiva all’interno di strutture esterne agli Ospedali (che continuano a fare il loro mestiere di sempre, non trascurando nessun altro tipo di malato grave), dando direttive precise (le 4 regole) a tutti i cittadini, che le hanno tutti e subito seguite, invitando gli anziani a non frequentare possibilmente luoghi anche poco affollati e, se praticabile per loro, a spostarsi fuori città e vivere all’aria aperta (“Cercate spazi ventosi in campagna, li’ il virus e’ spazzato via!”)?, allestendo servizi di trasporto pubblico precisi e frequenti, con distanziamenti e numero di utenti ferrei, rafforzando i servizi a domicilio in sicurezza e la frequerntazione dei locali pubblici in modo contingentato al massimo….

In Svezia l’uso delle mascherine è minimo, le persone non manifestano e rispettano TUTTI le regole, perché è importantissima per ciascuno la qualità della propria vita e NON RIESCONO AD IMMAGINARE UN PROPRIO VICINO O CONOSCENTE CHE CONTRAVVENGA ALLE REGOLE CHE MINIMIZZANO IL RISCHIO DI CONTAGIO: PERCIO’ TUTTI LE RISPETTANO.

Risultato: i contagiati ci sono, è inevitabile, ma:
80% sono asintomatici
del restante 20%,sono curati in ospedale quasi un quarto, il tre% va in terapia intensiva e solo lo 0.3% del totale muore.

Ho capito male? Sono bugiardi i miei amici?
Siamo a livello di morti per influenza.
E questo perché la gente e il Governo sono civili! Semplicemente e culturalmente più avanti di noi!

Un abisso siderale più avanti, se vi vedete gli spettacoli da “addio al celibato” di questa notte in varie città in procinto di arrossire, e dello schieramento dell’esercito con fucili mitragliatori a piazza del Plebiscito o davanti Castel dell’Ovo.

Sven da Uppsala mi ha inviato poco fa un messaggio: ma che succede in Italia, un golpe?
No, Sven, dont’ worry: è la solita sceneggiata, con circa tantissimi milioni di Mario Merola.
Siamo forti, tragicamente forti.

 

GiProietti


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