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Riscoperta la Chiesa di Sant’Apollinare a Selva Nera

Nella carta di Eufrosino della Volpaia del 1547 è indicata, vicino ad una ansa del rio (fosso) dell’Acquasona (che si immette nel Fiume Galeria, tributario del Tevere), la Chiesa di Sant’Apollinare, citata in una Bolla del Papa Leone IX (1049-1054) insieme con la Chiesa di S. Maria, entrambe dipendenti dalla vicina Diocesi Suburbicaria di Santa Rufina (la sorella maggiore di Seconda, entrambe martirizzate nel 257 nella zona di Selva Nera, al 10° miglio della Via Cornelia – attuale Via Boccea- che in onore alle martiri è poi denominata Selva Candida), che nel 1120 è accorpata a quella di Porto  (attuale Fiumicino), costituendo l’attuale Diocesi di Porto-Santa Rufina.

Una successiva menzione delle due Chiese si trova in una Bolla del Papa Innocenzo IV del 1249, nella quale si parla di un Fondo denominato Mala Rupta (che poi ha dato origine probabilmente al toponimo Malagrotta).

Orbene, l’Associazione Cornelia Antiqua (presieduta da Cristian Nicoletta, da anni molto attiva nella scoperta e valorizzazione delle ricchezze archeologiche e storiche del territorio esterno dei Municipi 13 e 14) è andata alla ricerca del sito della Chiesa di Sant’Apollinare, che è stato individuato, sulla base di vari documenti, studiati insieme con esperti, nei pressi di Via Cumiana, tra le Vie Selva Nera e Boccea.

In seguito è stato fatto un sopralluogo che ha consentito di scoprire alcuni antichi manufatti (ruderi di costruzioni), che molto probabilmente appartengono alla Chiesa.

La “scoperta“è stata riportata nel Sito dell’Associazione con un articolo del Vice Presidente Gianluca Chiovelli, che fa parte anche dell’Associazione “Primavalle in Rete”, che va molti anni sta valorizzando la “storia” del territorio del Municipio 14.


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