

Al Palazzo dei Congressi il 17 febbraio
Roma-Losanna. Un asse lungo migliaia di chilometri ma mai così vicino come oggi. Passano proprio da quest’asse le chances della Capitale di ospitare le Olimpiadi del 2024.
Poco dopo le 11, di mercoledì 17 febbraio 2016, arriva l’ufficialità da parte del comitato nazionale per Roma2024 della presentazione del dossier per l’organizzazione dei Giochi Olimpici.
Siamo all’EUR, al Palazzo dei Congressi, nel frattempo il dossier è a Losanna.
Ad aprire la giornata di presentazione del progetto Roma2024, la lettera che il presidente della Repubblica Mattarella ha indirizzato al presidente del comitato promotore dei Giochi Luca Montezemolo e al presidente del CONI Malagò.
‘È una sfida che sollecita le capacità progettuali del paese, che ne mette alla prova visione, qualità e risorse, e per il successo della quale è indispensabile unità di intenti. Per l’Italia è un’occasione per parlare al mondo e per rilanciare il tema della qualità italiana. Le Olimpiadi devono essere parte del corpo vivo della città, con una crescita delle infrastrutture e dei servizi’.
A proposito delle infrastrutture e del potenziamento dei servizi il presidente Montezemolo ha illustrato i costi da sostenere in caso fosse Roma ad ospitare le Olimpiadi. ‘Il dossier risponde ad 85 domande sulla città. Noi abbiamo il 70 per cento delle strutture disponibili.
Il costo per gli impianti permanenti è di 2,1 miliardi di euro, nei quali rientrano il Villaggio Olimpico che deve avere 17 mila posti letto; la cycling arena; e lo stadio Flaminio oggi in condizione pietosa.
‘Gli impianti temporanei avranno un budget di 3,2 miliardi. Se vinciamo la candidatura, tra i contributi del CIO di quasi 1,8 miliardi di euro, il merchandising, i biglietti e gli sponsor si copriranno i tre miliardi’. Stando alle parole di Montezemolo, se Roma ospitasse i Giochi, si avrebbero ‘177 mila posti di.lavoro in piú con circa 3 miliardi di beneficio economico e uno 0.4 in più crescita PIL.’
Le Olimpiadi non rappresentano solo una grande opportunità dal punto di vista economico per Roma e per l’Italia, ma anche ‘il coinvolgimento per migliorare la città e la qualità della vita’ – ha proseguito Montezemolo.
Un punto chiave dell’architrave per le Olimpiadi 2024 è la sostenibilità economica ed ambientale. Un approccio low cost che si baserà in particolar modo sull’utilizzo di strutture già presenti sul territorio, da riqualificare per i Giochi.
È il presidente del CONI Malagò a illustrare i palcoscenici dove avranno luogo le attività sportive nella capitale nel 2024.
A cominciare dal calcio: ‘Gli stadi sono tutti esistenti.
Al Friuli, a Torino, a Milano è tutto già pronto. A Napoli, Bari e Bologna ad oggi non si potrebbero fare le Olimpiadi di calcio.
Su Roma, invece, il Comitato pensa all’Olimpico o – se si farà – allo stadio di proprietà dell’AsRoma per giocare le finali maschili e femminili.
Ippodromo Tor di Quinto: si svolgerà la competizione del tiro sia al volo che a segno, con 12mila posti a sedere.
Stadio Flaminio: progetto riqualificazione Stadio. Competizione: rugby a 7 e pentathlon moderno.
Palazzetto dello sport: preliminari di pallavolo
Villa Ada: ‘È il percorso ideale per ciclismo e già protagonista di competizioni per mountain bike’ Capacità 2000 posti sulle tribune. Al termine della presentazione del progetto a Villa Ada, una vena polemica del presidente che accusa: ‘Spero di non aspettare il 17 settembre per vederla restaurata’.
Piazza di Siena: Dressage, salto ad ostacolo.
Si passa poi al centro storico
Circo Massimo: beach volley maschile e femminile. Tipologia temporanea
Stadio terme di Caracalla: preliminare di competizione olimpiche e para di tiro con l’arco
Fori imperiali: Gli atleti di ciclismo all’arrivo taglieranno il traguardo sotto l’Arco di Costantino, mentre il tiro con l’arco sarà con vista sul Colosseo.
Arco di Costantino: Marcia e maratona.
Foro italico: allo stadio centrale di tennis si terrà la pallanuoto; allo stadio del nuoto sia nuoto che sincronizzato; allo stadio Pietrangeli la disciplina tuffi.
Stadio Olimpico: atletica leggera e cerimonia inaugurale e finale;
Saxa Rubra: main press center;
Fiera di Roma: maggior numero di discipline per permettere al pubblico e agli spettatori di vedere anche altri sport. Al padiglione 7 takewendo, all’1 la scherma e la scherma in carrozzina. Al padiglione 2 judo e lotta, al 4 tennistavolo, al 5 sollevamento pesi, e al 3 il pugilato.
Parco naturalistico: canoa, nuoto di fondo, e piste ciclabili che costeggiano il parco. Il trenino aeroporto centro ha già una fermata alla Fiera di Roma.
Laghetto EUR: triathlon.
Tre Fontane: hockey e calcio a 5 per le paraolimpiadi.
Tor Vergata, villaggio olimpico.
Sulle polemiche di posizionare a Tor Vergata il villaggio Malagò risponde: ‘La scelta era già stata fatta nel 1997 e il dossier fu ritenuto eccellente. All’epoca la commissione fu presieduta dall’attuale presidente del CIO.’ La scelta di posizionare a Tor Vergata il villaggio si deve al fatto di ‘permettere all’atleta che fa una competizione e che frequenta il parco olimpico al di là della competizione di vedere anche altre gare; agli spettatori di essere parte integrante dei Giochi. Tutte le scelte sono state condivise tra le parti e i rappresentanti locali e nazionali e quelle ambientalistiche’.
All’interno dell’area si avranno nella hall A il basket, nella B la pallamano, nella temporary hall le semifinali e finali pallavolo, ma anche ginnastica artistica; cycling arena e il Tor Vergata tennis center.
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