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Scuola Forte Antenne rioccupata

La denuncia del consigliere del II Municipio, Massimo Inches

Alcuni residenti del quartiere Trieste hanno richiesto l’intervento del consigliere Pdl Massimo Inches del 2° municipio, per il suo ruolo di delegato al decoro, per segnalare che nella scuola sequestrata di Forte Antenne è presente l’amianto sul tetto di copertura dell’edificio. Questa struttura era stata ceduta dal Comune di Roma alla A.S.L. per diventare una scuola per disabili, ma nel corso della ristrutturazione, la Guardia di Finanza aveva apposto i sigilli, sequestrando tutto, per motivi coperti dal segreto istruttorio.

"I forti venti e le piogge intense di questi giorni – racconta Inches – hanno “lavato” il tetto del fabbricato, dagli aghi di pino che lo ricopriva, evidenziando la presenza di lastre di amianto, impiegate nella realizzazione della copertura. A pochi metri dalla recinzione vi è la strada percorsa abitualmente dai cittadini che affollano il parco e la presenza dell’amianto è un fatto gravissimo, visto il danno che produce nell’uomo la volatizzazione delle polveri, sprigionate da questo componente, oramai fuori legge ovunque. E’ incredibile che proprio una struttura affidata alla A.S.L., che abitualmente effettua questi controlli negli edifici privati, possa presentare una così grave violazione delle normative sulla sicurezza.

Durante il sopralluogo, ho scoperto, anche, che una parte dell’edificio è stata occupata da ignoti, (come testimoniato dalle foto ritratte attraverso una finestra lasciata aperta) che vi hanno stabilito la loro dimora, tenendo l’arredamento in ordine, ed avendo avuto cura di sostituire anche la serratura della porta d’accesso.

Questa grave situazione d’illegalità, che chiama in causa sia la pubblica amministrazione sanitaria, che sbandati senzatetto, la segnalerò -assicura Inches – presso tutti gli uffici della polizia municipale e del N.O.E. – Nucleo Operativo Ecologico – dell’Arma dei Carabinieri, per rimuovere immediatamente le lastre di amianto ed effettuare lo sgombero degli occupanti, a maggior ragione trattandosi in questo caso di un immobile già sottoposto a sequestro giudiziario".

 


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