Sert del V municipio a rischio caos

Dopo il trasferimento del Presidio Asl di piazza dei Mirti/di via dei Platani. Gli operatori dovranno attenersi ora all'organizzazione e alle disposizioni del Sert di via Casilina 397

Nel trasferimento del Distretto/Poliambulatorio di piazza dei Mirti, 42 nel nuovo stabile della ex scuola Tommaso Grossi in via degli Eucalipti a Centocelle, avvenuta di recente con tanto di taglio di nastro alla presenza del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, del commissario della Asl dott.sa Flori De Grassi, del Presidente del Municipio Giammarco Palmieri e di altri rappresentati della Asl e delle Istituzioni, si sono dimenticati di dove collocare il Sert di via dei Platani eppure la dirigenza della Asl ne ha avuto di tempo a disposizione.

Sert1-300x300Per qualche giorno è stato letteralmente il panico, con gli utenti sballottati tra via dei Sestili, via Casilina e gli altri Sert dell’Azienda, poi la decisione: tutti al Sert di via Casilina 397 a Torpignattara.

Tutto bene se questo fosse un servizio sanitario ordinario, ma si sa che così non è, tant’è che ogni volta che sul territorio romano ci sono stati problemi di collocazione di questo Servizio ci sono state levate di scudi e proteste della cittadinanza e dei CdQ già pronti ad entrare in campo.

A darcene notizia è il consigliere municipale Angelo Callocchia il quale denuncia sulla questione una non corretta valutazione da parte della Asl e dell’impatto che il trasferimento del Servizio da via dei Platani a via Casilina comporterà. Purtroppo, dice Callocchia, la Asl B ha avuto anni a disposizione per trovare una situazione idonea per questo delicato servizio che, ricordiamolo, si rivolge al mondo della tossicodipendenza e dell’alcolismo, ma non ha fatto praticamente nulla e l’accelerazione al trasferimento è adesso dovuta unicamente alla necessità di evitare il pagamento di una penale di 70.000 per il non rilascio dei locali di piazza dei Mirti nei tempi concordatati.

SERT-300x225La Asl ha praticamente cancellato i circa 30 anni di storia del Sert di piazza dei Mirti, spalmando come oggetti i pazienti e il personale tra i restanti vari Sert della Asl, il tutto concitatamente nel giro di pochi giorni e, sembrerebbe, anche senza nessun ordine di servizio scritto.

Nessuna valutazione degli spazi da adibire al raddoppio di personale e di utenti, ma, cosa altrettanto grave e pericolosa nessuna valutazione dell’impatto che questa situazione avrà con un territorio che già presenta importanti fragilità sociali e che si troverà, da oggi in poi, anche a far fronte alla popolazione tossicodipendente di zone come il Quarticciolo, Alessandrino, Tor Tre Teste, Centocelle e che creeranno inevitabilmente anche problemi di ordine pubblico, di disturbo alla popolazione residente e altro ancora.

Trent’anni di storia del Sert di piazza dei Mirti, di un Servizio con procedure umanizzate rispondenti al Manuale della Qualità Iso 9000 cancellati con una laconica comunicazione da parte del Coordinatore dei Sert, dott. Claudio Leonardi in quanto gli operatori di via dei Platani dovranno attenersi, poiché praticamente ospiti, all’organizzazione e alle disposizioni del Sert di via Casilina 397 ex Asl RmC. Insomma un Servizio ottimo, e su cui gli operatori hanno lavorato per anni, sacrificato sull’altare della mancanza di programmazione da una dirigenza evidentemente in tutt’altri problemi affaccendata.

Conoscendo la situazione del quartiere di Torpignattara, ha denunciato Callocchia, il presidente Palmieri non può non intervenire e il Municipio Roma V non può limitarsi al solo scenografico taglio del nastro, deve dare il suo contributo affinché, aggravata la situazione sociale e di sicurezza nel quartiere, ci sia un rispetto delle professionalità acquisite nella struttura di piazza dei Mirti e sia rispettata una utenza già di per se fragile e a rischio.

La Asl RmB/C ha adesso una grossa responsabilità e il Municipio Roma V anche. E non è immaginabile che sia sufficiente un “Ordine di Servizio a voce” sicuramente non condiviso con il personale dipendente e da domani anche dai residenti del quartiere e dagli utenti. Staremo a vedere come ne usciranno “noi come Municipio vigileremo” ha dichiarato il consigliere Callocchia.


Questo articolo è stato utile o interessante?
Sostieni Abitarearoma clicca qui! ↙

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento