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Siccità, La Malfa-Benvenuti: “Tutela ambientale va al primo posto come prevenzione”

A Roma, secondo Acea, si è passati da una dispersione del 43,2% del 2017 al 28,6% attuali (su 100 litri di acqua 29 si perdono per strada)

“L’emergenza siccità di questi giorni, che avvolge l’Italia dalla Pianura Padana al Lago di Bracciano, rappresenta una delle grandi criticità spesso sottovalutate circa la salvaguardia del nostro territorio. Una situazione preoccupante che oltre alle buone pratiche da istillare ai cittadini andrebbe affrontata con largo anticipo, con una programmazione adeguata fatta di interventi operativi e adeguate risorse”.

“Peraltro da anni  abbiamo sollecitato  gli amministratori pubblici delle regioni più a rischio siccità, di pensare di progettare e realizzare invasi d’acqua per far fronte in estate alle esigenze del mondo agricolo, nonché per garantire il funzionamento delle nostre centrali idroelettriche. Purtroppo, come spesso avviene i nostri appelli sono rimasti inascoltati.  Solo ora si sente parlare della di realizzazione di  bacini artificiali per raccogliere durante i periodi autunno-invernali l’acqua meteorica, ma siamo già al tempo dell’emergenza”.

È quanto dichiarano in una nota Ennio La Malfa, fra i padri fondatori dell’ambientalismo nazionale ed ora responsabile scientifico di Ecoitaliasolidale e Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale di Ecoitaliasolidale.

Ormai sono settimane che non piove e l’Italia è stretta da una condizione meteo caratterizzata da temperature estremamente elevate, con  l’abbassamento sempre più preoccupante di fiumi e laghi. Lo stesso capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio,  segnala una tendenza nelle prossime settimane  all’insegna della siccità, tanto che si paventa la dichiarazione di stato di emergenza nazionale.

“Nel Lazio -proseguono gli esponenti di Ecoitaliasolidale- mentre il governatore Zingaretti ha firmato la richiesta  dello stato di calamità naturale – si stima che solo nel comparto ortofrutticolo vi siano perdite per 250 milioni di euro –  e nei Comuni della Provincia di Roma come Bracciano, Castel Gandolfo e Nemi sono già state emesse apposite ordinanze anti-spreco,  il Sindaco Gualtieri ha sostenuto che a Roma non “c’è emergenza idrica”,  invitando solamente i cittadini ad un “uso attento e responsabile dell’acqua”.  A Roma dove da decenni si aveva una dispersione record dalle condutture pubbliche, secondo Acea si è passati da una dispersione del 43,2% del 2017 al 28,6% attuali. Tradotto vuol dire che su 100 litri di acqua calcolati alla sorgente quasi 29 litri  si perdono per strada.

“Ancora una volta va preso atto dei gravi ritardi nella prevenzione del territorio, la tutela ambientale -concludono La Malfa e Benvenuti- va messa al primo posto e non rincorsa di fronte all’ennesima emergenza”.


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