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Sigilli agli Orti urbani a Tor Tre Teste, Schiuma: “Trovare soluzione per 250 famiglie”

Il capogruppo municipale di Noi con Salvini: "La soluzione che proponiamo è quella che il Vaticano lasci in uso il terreno alle famiglie dietro il pagamento di un canone simbolico"

“Chiediamo una soluzione per le 250 famiglie di Tor Tre Teste che questa mattina hanno visto il sequestro, con tanto di sigilli, di un’area di 15 ettari utilizzata dal 2014 per la coltivazione di 250 appezzamenti di terreno all’interno di una fattoria didattica”.

Lo dichiara Fabio Sabbatani Schiuma, capogruppo di Noi con Salvini al Municipio V, in una nota congiunta con i dirigenti territoriali del movimento Silvana Brannetti e Salvatore Scollo, i quali “stamattina, dopo l’intervento delle forze dell’ordine, si sono recati immediatamente sul posto”.

“La vicenda è delicata – continua la nota – e se da un parte non possiamo contestare a priori l’intervento ex lege, dall’altra vorremmo analoga solerzia della magistratura e dispiego di uomini e mezzi per i tanti casi di illegalità diffusa in zona, tra campi nomadi abusivi e roghi tossici, moschee fai-da-te e abusivismo commerciale”.

“Chediamo – prosegue la nota – una soluzione per queste famiglie italiane, che hanno finora pagato regolarmente le bollette intestate all’associazione, forte di un consenso verbale ottenuto da Papa Francesco in un recente incontro a Tor Sapienza e di un ammirevole progetto sociale in corso”.

“Restano poi – conclude la nota – da tutelare la salute dei tanti animali ospitati nella struttura e il sospetto che dietro tutto ciò ci sia un appetitoso progetto edilizio.

La soluzione che proponiamo è quella che il Vaticano lasci in uso il terreno alle famiglie dietro il pagamento di un canone simbolico”.


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