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Sinistra Italiana X Municipio: “Discarica abusiva pochi metri dalla facoltà di Ingegneria del Mare”

Possanzini: "Differenziata ferma al 40% e a macchia di leopardo, non esiste né un piano rifiuti concreto, né un censimento delle utenze fantasma, amplificato il “pendolarismo” dei rifiuti"

“Non c’è spazio – afferma in un comunicato Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio – per semplicistiche ricostruzioni o per sterili polemiche buttando la palla in tribuna come fa la Sindaca Raggi. A Roma Capitale, nonostante le promesse, la differenziata è ferma al 40% e quindi ben al di sotto degli obbiettivi sbandierati dall’Amministrazione in carica. La differenziata, nei quartieri dove è stata attivata, è organizzata a macchia di leopardo e funziona in modo discontinuo. Non esiste un censimento sulle utenze fantasma e non esiste un piano concreto per la gestione dei rifiuti. L’Amministrazione naviga a vista. Così non va, così non può andare. Nel nostro territorio, nonostante i “numeri dorati” snocciolati via social dall’Amministrazione per dire che va tutto più che bene e che la colpa è degli altri o di “quelli di prima”, c’è un incremento esponenziale delle discariche abusive. L’ultima nata in ordine di tempo e che cresce a vista d’occhio è quella su Via Agostino Chigi in prossimità dell’impianto ACEA. C’è poi un’altra discarica abusiva nascosta in prossimità della facoltà di Ingegneria del Mare, precisamente su Via Bernardino da Monticastro angolo Via Ferdinando d’Aragona, all’interno dell’area recintata. In questa discarica c’è di tutto: materiali provenienti con tutta evidenza da ristrutturazioni, bottiglie, pneumatici, rifiuti organici, rifiuti domestici, probabilmente rifiuti tossici e tanto altro. Parliamo di quintali di spazzatura, per altro a rischio incendio in quanto avvolta da sterpaglie, abbandonati in un terreno adiacente la Facoltà Universitaria di Ingegneria del Mare e la sede di Ostia dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo. Un paradosso. Quell’area va immediatamente bonificata e messa in sicurezza, magari videosorvegliata per impedire futuri sversamenti, ma non basta. In quel quadrante del Municipio, nonostante la presenza di molti villini, ci sono ancora i cassonetti stradali, una calamita irresistibile per i pendolari della spazzatura che approfittano della quiete di quelle strade interne al lungomare. Quei cassonetti vanno progressivamente eliminati introducendo e pianificando l’avvio della raccolta differenziata anche in quel pezzo importante di territorio. Ci riferiamo specificatamente alla batteria di cassonetti presenti su Via Ugolino Vivaldi. Da quei cassonetti esce di tutto, compreso il percolato che scorre inesorabile verso l’adiacente area dunale protetta, un’area che per altro dovrebbe essere sotto massima tutela ambientale e paesaggistica. L’unica soluzione è quella di realizzare la raccolta differenziata, anche in forma condominiale visto l’importante complesso immobiliare presente, in quell’area del nostro territorio.

“Dagli annunci, dalle parole vuote, – conclude Possanzini – è doveroso passare alla concretezza. La riorganizzazione e l’ampiamento della raccolta differenziata deve essere una priorità per il nostro Municipio. Peccato che il Comune di Roma, nonostante detenga l’intero capitale sociale di AMA S.p.A., piuttosto che collaborare attivamente con l’Azienda Municipale Ambiente tratta l’azienda stessa come una specie di antagonista. Dopo le facili promesse “strappa voti”,  i grillini che governano la città sono in cerca di qualcuno o di qualcosa su cui buttare la croce del fallimento. Buona fortuna a tutti noi.

 

 


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