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I due eventi sono inseriti nel programma della seconda edizione del “Rome Orienteering Festival”, meeting di orientamento che include competizioni di Orienteering e Trail-O. Quest’anno, entrano a far parte della manifestazione il Campionato Regionale TempO unito a una gara di contorno di Corsa Orientamento (sabato 12) e quello sprint Knockout combinato a una gara dimostrativa di Orientamento di Precisione (domenica 13).
Il TempO è una delle specialità del Trail Orientamento, disciplina inclusiva dell’Orienteering, riconosciuta dalla Federazione Italiana Sport Orientamento e dal Comitato Italiano Paralimpico, che consiste nel riconoscimento, nel minor tempo possibile, dei punti di controllo riportati su una mappa, rimanendo su una postazione fissa a distanza.
La Sprint Knockout è invece l’ultima specialità ufficializzata della Corsa Orientamento, incentrata sulla sfida testa a testa tra i concorrenti che nelle fasi finali si affrontano in batterie di 6. Le singole fasi sono più corte delle gare tradizionali – appena 6-8 minuti il tempo atteso dei vincitori – e assolutamente adrenaliniche: oltre a un’accurata lettura della carta per assicurare una navigazione sul terreno il più efficiente possibile, è necessaria forza nelle gambe per rimanere nel gruppo e dare il tutto per tutto sullo sprint finale.
Per i neofiti, ci sarà la possibilità di provare percorsi per esordienti, senza preiscrizione, eventualmente con il supporto di istruttori federali, laddove richiesto.
Altre realtà sportive contribuiranno alla manifestazione con lezioni, dimostrazioni e prove gratuite: sabato si terranno lezioni di Yoga Dolce, Yoga e Mobilità, Meditazione e Pranayama – su prenotazione – e sarà presente un club di Scherma Storica; domenica ci saranno lezioni di difesa personale, oltre alla già citata Scherma Storica.
L’Orienteering è una disciplina sportiva e ricreativa di lunga tradizione nel Nord Europa ma ormai anche in Italia, che coinvolge i partecipanti alla ricerca delle cosiddette ‘lanterne’ (segnalatori di percorso) sparse sul territorio e riportate su una mappa topografica, appositamente realizzata per questo sport, con il solo aiuto della bussola e delle proprie capacità di orientamento.
Viene chiamato “lo sport dei boschi”, è immersione e interazione con l’ambiente circostante, e con l’attuale richiesta di attività all’aperto coinvolgenti e salutari rappresenta il connubio perfetto tra l’impegno fisico e mentale.