Storia di voucher sportivi che non vanno a buon fine per carenze burocratiche

E con danni per chi fa attività sportiva con i giovani atleti in periferia a Tor Tre Teste

Gentile Direttore,

Immagino che Lei sappia dei voucher sportivi, una convenzione del Comune di Roma per aiutare le famiglie a iscrivere i propri figli allo sport, un modo semplice per invitare le famiglie ad uscire di casa e fare un po’ di movimento.

La prima ondata è partita tardi, si parla di novembre 2023, il comune chiede agli operatori se vogliono partecipare a questa operazione. Noi dell’associazione abbiamo partecipato attivamente, invitando le persone a fare richiesta del voucher perché avrebbe voluto significare sicurezza all’iscrizione anche per la prossima stagione. La prima ondata dei voucher è andato tutto bene, le famiglie che l’hanno ricevuto si sono presentati, hanno consegnato il protocollo e io poi ho rendicontato tutto al comune, per il rimborso ovviamente, come da normativa. Non le nascondo che sono passati 3 mesi dalla comunicazione dei protocolli e ancora non vedo un €.

Dieci giorni fa mi chiama un genitore, dicendo che dal Comune di Roma ha ricevuto un voucher sportivo, l’avrebbe voluto usare con noi, ma non risultiamo come operatori. Ovviamente mi sono attivato subito, ho iniziato ad inviare mail all’organismo che ha in mano le carte, la mia documentazione, chiedendo come mai fossimo stati esclusi dalla lista. Passano 4 giorni e mi rispondono dicendo che il data 28 marzo c.a. mi sarebbe arrivata una mail chiedendomi di partecipare alla seconda ondata dei voucher sportivi. Inutile dirle che ho dimostrato in tutti in modi che quella mail non l’ho mai ricevuta e considerando un problema meramente tecnico, chiedevo la possibilità di entrare con una procedura di urgenza nella lista, per evitare di mandare via i genitori, di allontanarli. Proprio noi che con il i ragazzi del V municipio lavoriamo a stretto contatto. Ho chiesto una deroga alla deroga in virtù della prima partecipazione alla convenzione, dove i genitori hanno partecipato attivamente, felici di questa possibilità. Ora, per un problema tecnico, mi vedo chiuso le porte.

E poi c’è l’altro aspetto. Nella prima ondata tutte le comunicazioni sono state fatte via PEC ed io ho inviato sempre via PEC la documentazione. La mail che non mi è arrivata è standard, non hanno usato la PEC. Probabilmente c’è stato un problema tecnico. Sono solito poi a controllare sempre la posta indesiderata, proprio perché qualcosa potrebbe finire li. Ho inviato decine di mail e di PEC ad ognuno dei protocolli, chiedendo una deroga non per me, ma per i genitori che sono davanti alla mia segreteria che chiedono di usare quel importo per iscrivere all’atletica il proprio figlio.

Mi scuso per esser stato così prolisso, ma volevo metterla in condizione di capire come l’amministrazione ancora una volta non serve a vivere meglio la realtà comunitaria, ma si cela dietro a regole ferree, sempre dietro a qualcuno che potrebbe decidere e che non c’è mai, è sempre compito di qualcun altro.

Davide Longo Atletica Tor Tre Teste


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