Stranezze di città, il murale in via Giuseppe Arimondi 3, a Casal Bertone

Dedicato alla memoria di Ebru Timtik, avvocatessa e attivista turca per i diritti umani morta alla fine di agosto 2020

Il 19 maggio 2024 alle 20,30 allo stadio Olimpico la Roma affronterà il Genoa per il campionato di calcio di serie A. La partita la vedrò in televisione ma decido di andare allo stadio la mattina di domenica, approfittandone anche per fare la mia passeggiata ciclo turistica da Tor Tre Teste in direzione di ponte Milvio.

Domenica mattina, poco traffico, raggiungo l’obiettivo sfruttando tutte le ciclabili del centro città. 

Sulla via del ritorno cambio il percorso passando per viale Liegi, viale Regina Margherita, via Tiburtina, via di Portonaccio, per poi entrare nel quartiere di Casal Bertone. 

Ho pedalato per le vie, viuzze, piazzette, vialetti del quartiere e sono arrivato al numero civico 3 di via Giuseppe Arimondi. 

Mi fermo alla vista dello stupendo ed enorme murale che appare davanti a me.

Che “Stranezze in città” ho trovato sulla facciata di questo palazzo, un murale dedicato alla memoria della Signora Ebru Timtik, avvocatessa e attivista turca per i diritti umani morta alla fine di agosto 2020.

Morta dopo 238 giorni di digiuno, iniziato dopo una con danna al carcere: pena di 13 anni e sei mesi.

Che “Stranezze in città” ho ulteriormente trovato davanti alla vicinissima caffetteria, un ragazzo si è avvicinato e mi ha fatto tante domande, dandomi tutte le sue risposte. “Il murale è dell’artista Alice Pasquini, hai visto quanto è largo e alto? 25 metri per 10 metri.

Lo sai che l’edificio ha anche un nome? Palazzo degli artisti. 

Sei andato a visitare il palazzo dei Ferrovieri dall’entrata di piazza Vittorio Da Bormida o di piazza Tommaso de Cristoforis? Però ora non è fotografabile, è tutto incartato per la totale ristrutturazione.

Nel 1962 Pier Paolo Pasolini l‘ha pure scelto per il film Mamma Roma. 

Fammi un favore, non andare in via Baldassarre Orero 32, è proprio di spalle di via Giuseppe Arimondi , evita di fotografare le mura abbandonate dell’ex  Cinema Puccini. 

Pensa che assurdità, un cinema che ha chiuso nel 1960 e Pasolini che viene a Casal Bertone nel 1962 per girare un film.

Lo sai che nel quartiere abbiamo un mercato rionale? Piccolo, con una decina di banchi, da sempre in via Cesare Ricotti. 

Lo sai chein via Alberto Pollio c’è una nuova struttura idonea per trasferire il mercato? L’antica via Collatina però blocca tutto, i ritrovamenti archeologi hanno rallentato la procedura di trasferimento. 

Ma vuoi mettere, a mia madre piace tanto fare la spesa ….al mercato de na vorta !”

Mi è piaciuta molto la chiacchierata/monologo del giovane frequentatore della caffetteria, cheha voluto evidenziare, con ardore, la realtà del suo quartiere.

Per lavoro ho frequentato il quartiere di Casal Bertone, dal 1975 al 1979, nello specifico proprio il palazzo al civico n.3 di via Giuseppe Arimondi, che era di proprietà di un importante imprenditore siciliano. 

Negli anni successivi non ho avuto più modo di ritornarci.

E’ uno dei tanti quartieri di Roma non molto conosciuti, ma che meriterebbe di essere raccontato, non solo per la “ Stranezze in città”. 

Lo scopo delle mie passeggiate ciclo turistiche e’ anche questo, andare sempre alla scoperta del poco conosciuto o del tutto sconosciuto.

Suburbio Tiburtino il suo primo nome, successivamente chiamato Casal Bertone, nato tra il 1920/1930, in una zona di piccoli colli e grandi radure, con casali e vaccherie. 

Cresciuto con l’edilizia popolare vicino ad una via militare, futura via di Portonaccio, che collegava la via Casilina a la via Tiburtina. 

Ha visto da subito i tracciati ferroviari della Roma – Ancona, della Roma – Tivoli e della  Roma – Orte, con le stazioni Prenestina e Tiburtina

Tra il 1958 e il 1962 il cinema reale è entrato nel suo interno con: Mario Monicelli nel film “I soliti ignoti”, interpretato da Totò, Franco Rossi nel film “ Morte di un amico”, Pier Paolo Pasolini nel film “ Mamma Roma” interpretato da Anna Magnani, Paolo Heusch e Brunello Rondi nel film “ Una vita violenta” interpretato da Franco Citti.

Non c’è molta storia, lo riconosco. 

Spero che il ragazzo della caffetteria o qualche suo amico leggano l’articolo e possano commentare che tante notizie sul quartiere sono sfuggite solo a me.


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