“Tertium datur”- Mattia il “pirla”- Da Baltimora a Milano – Che Fabio che fa

Fatti e misfatti di maggio 2015
Mario Relandini - 3 Maggio 2015

“Tertium datur”

“Ieri a Milano – continua a vantarsi il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano – abbiamo scongiurato una “Genova bis””.

E’ indubbiamente vero. Ma, quando i milanesi si sono chiesti perché non è stata scongiurata la violenza barbarica in mezza città, non è che volessero una “Genova bis”: avrebbero voluto, da parte di chi ha dato istruzioni alla Polizia, un comportamento più adeguato. Non una “Genova bis”, ma neppure una Milano lasciata in mano ai selvaggi. Una via di mezzo, insomma, possibile anche senza spargimento di sangue. Ma, forse, il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, legge troppo le locuzioni latine – come la celebre, ma non sempre appropriata “tertium non datur” – e non riesce ancora a capire, però, le strategie e le le norme sull’ordine pubblico.

Mattia il “pirla”

“Mio figlio Mattia, che è andato alla manifestazione dei “black bloc” a Milano e ha rilasciato ad una rete televisiva certe assurde dichiarazioni – ha invece voluto far sapere suo padre – non è un violento, ma soltanto un “pirla””.

Una disperata difesa per evitare al figlio possibili conseguenze giudiziarie? O proprio perché Mattia è così come dice lui? Allora, però, bisognerebbe chiedergli di chi è la responsabilità se Mattia sia cresciuto come un “pirla”.

milano rivoltaDa Baltimora a Milano

“La funzione normativa che ha esercitato sul figlio che stava infrangendo le regole durante una manifestazione violenta a Baltimora – ha scritto, tra l’altro, la celebre fotografa americana tanto attenta ai diritti dei ragazzi, Karen Rubin – è comprensibile, e forse meglio di niente, ma lo stesso risultato avrebbe dovuto ottenerlo impartendo pacificamente le norme quando lui era più piccolo”.

Dar Ciriola

Eticamente e teoricamente giusto. Ma la mamma di Baltimora, nella realtà pratica, non avrebbe potuto fare altro di quanto ha fatto “meglio di niente”. La mamma di Baltimora, infatti, è una donna sola con sei figli da mantenere. E, allora, avrebbe dovuto essere compito del suo Stato sostituirla o almeno supportarla impartendo pacificamente, ai suoi figli per i quali lei andava a lavorare tutto il giorno, le norme che vanno osservate dai bravi cittadini. Ma Karen Rubin questo non lo ha scritto. Per niente obiettivamente ed eticamente.

Che Fabio che fa

“Qualcuno ha parlato di devastazioni – ha detto la sua, sulle violenze di ieri a Milano, anche il conduttore di “Che tempo che fa”, Fabio Fazio – Invece tutto è stato misurato e circoscritto”.

Misurato? E i dieci agenti feriti e i circa due milioni di danni provocati alla città? Circoscritto? E perfino i negozi di alimentari distrutti e le piccole auto in sosta date alle fiamme? Fabio Fazio: un “mix” tra la negazione più sciocca della realtà e il suo ricco stipendio Rai che non gli fa capire cosa significhino circa due milioni di danni da riparare. Proverbio modestamente consigliato: “Un bel tacer non fu mai scritto”.


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