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Testaccio dice addio a Marcello, il fioraio dal sorriso contagioso

I funerali si terranno nella chiesa Santa Maria Liberatrice venerdì alle 11. Tanti i messaggi di cordoglio sulle saracinesche ormai chiuse del suo chiosco

La parrocchia di Santa Maria Liberatrice aprirà le sue porte Venerdì 5 settembre, alle ore 11, per l’ultimo saluto a Marcello Ghenser, il fioraio di Testaccio che per anni è stato un vero e proprio punto di riferimento per il quartiere.

Davanti al suo chiosco, oggi silenzioso, sono arrivati i primi fiori e centinaia di messaggi di cordoglio.

Residenti, commercianti e amici hanno voluto testimoniare affetto e gratitudine per una persona che, con il suo sorriso e la sua gentilezza, ha accompagnato generazioni di testaccini.

Commenti e ricordi si sono riversati anche sui social, trasformando il web in un luogo di commemorazione collettiva.

È una grande perdita – racconta Yuri Trombetti, consigliere capitolino del PD – Marcello aveva un sorriso per tutti, dai bambini agli anziani. Fu protagonista della riqualificazione di piazza Santa Maria Ausiliatrice durante l’amministrazione Rutelli. Davanti al suo chiosco c’era sempre un capannello di persone, a testimonianza del suo ruolo nel quartiere.”

Anche i residenti ricordano con affetto la presenza costante di Marcello.Un altro pilastro della vita testaccina che ci lascia – dice Liliana D’Aniello – Marcello, il fioraio gentile e sorridente, illuminava le nostre mattine. Ha seminato tanto amore qui a Testaccio.”

Monia Lamberti aggiunge un ricordo personale: Lo conoscevo da quando avevo 5 anni, e dicevo di essere la sua fidanzata. Non so quanti fiori mi abbia regalato in tutti questi anni. È stato una presenza costante, fino all’ultimo, e ci mancherà tantissimo.”

Anche Marco del comitato Rione Testaccio ricorda Marcello come una persona gentile, presente e disponibile, sempre pronta a salutare ogni bambino che passava.

E la consigliera Federica Festa racconta un incontro speciale: Mi disse ‘aò, mi hai fatto ridere ieri sera!’ Così ci siamo conosciuti. Da allora tutte le mattine salutava me e tutto Testaccio, col sorriso e la battuta pronta. Un angolo di bellezza, Marcello, che ci mancherà.

Oggi Testaccio piange il suo fioraio, ma celebra anche la luce che ha portato nel quartiere, ricordando che le persone come lui lasciano un segno indelebile, fatto di sorrisi, fiori e piccoli gesti di gentilezza quotidiana.


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