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TMB Salario: i cittadini si mobilitano per  un autunno caldo

La riconversione degli impianti scontenta i residenti: “Non siamo disposti ad alcun compromesso, adesso andremo anche sotto al Campidoglio”. Aumentano le preoccupazioni circa una presunta tossicità del carico odorigeno. Il 19 settembre è previsto un incontro con l'assessore all'Ambiente Paola Muraro 

Sarà un autunno caldo e peraltro annunciato, quello dei cittadini di Fidene, Villa Spada e quartieri limitrofi dopo l’ennesima stagione passata a subire quotidianamente i miasmi del TMB Salario. Residenti e lavoratori, dopo cinque anni di battaglie infruttuose, annunci e promesse mancate, si mobilitano ancora e preparano una manifestazione in sotto Palazzo Senatorio per sperare in una audizione in aula Giulio Cesare, ma anticipano: “Non siamo disposti ad alcun compromesso” specificando che: “ Come promesso dopo le manifestazioni presidio al TMB di Via Salaria, dopo la manifestazione alla Regione Lazio, dopo aver combattuto per la bocciatura della mozione in III Municipio ad opera di una battaglia politica interna al M5s, adesso andremo anche sotto al Campidoglio”.

tbmE sembrano avere tutte le ragioni i cittadini di questo quadrante di città, dopo la clamorosa mancata promessa dell’allora giunta Marino che assicurava la chiusura degli impianti entro dicembre 2015, e dopo che l’Assessore all’Ambiente Paola Muraro il 22 agosto scorso durante un sopralluogo fece sapere che per il futuro sarà prevista una riconversione: Il TMB diventerà un polo tecnologico e sarà il fiore all’occhiello di Romaspiegava Muraro, sottolineando che:dal prossimo anno non sarà più un impianto TMB: da esso usciranno materiali, prodotti finali della lavorazione della differenziata come legno e plastica e quindi ‘end of waste (rifiuti trasformati in un materiale utilizzabile, ndr)”. E da allora il prossimo appuntamento in agenda sulla questione è stato fissato per dicembre 2016 quando il Campidoglio presenterà presso la Regione Lazio la richiesta per il cambio di autorizzazione. Salvo poi successivamente annunciare in Commissione Ecomafie tramite Muraro e Raggi, e con tutta chiarezza che: “Il TMB Salario è di proprietà Ama quindi non possiamo chiuderlo definitivamente come vorrebbero i cittadini. Anch’io auspicherei che non ce ne fosse bisogno ma non è possibile, bisogna essere chiari e dire la verità”.

striscioneMa a preoccupare maggiormente i cittadini sono i legittimi dubbi circa una eventuale tossicità del carico odorigeno: “”Vogliamo la chiusura dell’impianto senza se e senza ma: sarà pure un’illusione come dicono in tanti ma noi vogliamo crederci e inseguirla. La puzza, che non sappiamo se sia tossica, vessa intere famiglie, lavoratori, bambini e anziani: non ci possono essere soluzioni alternative alla chiusura” dicono gli abitanti di Fidene. Inoltre lanciando l’assemblea pubblica per organizzare la manifestazione in Campidoglio chiariscono che: “Il problema non è solo la puzza, non prendeteci per stupidi.  Noi cittadini non siamo merce di scambio elettorale da usare per fini politici, non siamo cavie umane da sacrificare per sperimentare tecniche nuove di smaltimento o gli interessi e le esigenze di una città intera, non ci pieghiamo a comparsate e false promesse elettorali propagandistiche”.

Intanto tramite la presidente del Terzo Capoccioni la Muraro ha fatto sapere che sarà disponibile per un incontro con una delegazione di cittadini previsto per lunedì 19 alle ore 15.00 a Porta Metronia.

Staremo a vedere.


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