Tor Vergata: Caltagirone contro tutti

“Il Gruppo Caltagirone ha incaricato i propri avvocati di procedere giudizialmente nei confronti di Gianluigi Paragone, di Manuele Bonaccorsi, del dott. Giovanni Caudo e del dott. Paolo Berdini per le affermazioni gravemente distorsive della verità e lesive della propria onorabilità”. Così si legge in una nota che il Gruppo del noto costruttore romano ha pubblicato il 13 giugno 2016. Il riferimento è a un servizio andato in onda due settimane prima su “La Gabbia”, il programma di La7, condotto da Paragone.

Nel servizio realizzato da Manuele Bonaccorsi si mette in luce la profonda influenza che Francesco Gaetano Caltagirone avrebbe avuto nelle vicende politiche romane. “Non sopporta che non si passi da lui. Questa città è ricattata, è una città medievale” afferma Caudo, urbanista ed ex assessore nella giunta Marino, quando gli viene chiesto quale ruolo il costruttore abbia avuto nella caduta della passata amministrazione.

Caudo, anche lui querelato, non ha rilasciato dichiarazioni in merito. Oggetto delle azioni legali del Gruppo Caltagirone è anche un altro urbanista, Paolo Berdini il quale, intervistato da Bonaccorsi nel servizio in questione, dichiara che “la società di Caltagirone è la concessionaria di tutto ciò che avviene all’interno dei 600 ettari di Tor Vergata”. Nella nota emanata dal costruttore si legge che “nessuna società del Gruppo possiede terreni a Tor Vergata né in quel quadrante di Roma; i terreni di cui si parla nel servizio sono di proprietà pubblica (Università Tor Vergata); la società Vianini Lavori del Gruppo Caltagirone, insieme ad altre 9 imprese di costruzioni (e quindi senza alcuna esclusiva), è concessionaria dei lavori per l’Università“.

L’inviato di La7 e autore del servizio non ha esitato a replicare sui social network, dove ha scritto un post tagliente: “Falso, non c’era nulla di falso. Diffamatorio, men che meno. A meno che non sia diffamatorio dire che a Roma F.G. Caltagirone gode di un discreto potere di influenza. Ma la vera domanda è: a querelare me, Paragone, Berdini e Caudo per un servizio su “La Gabbia” di due settimane fa è il costruttore di mezza città o l’editore de Il Messaggero? O entrambi? Viva la libera stampa!”

Il servizio entra a gamba tesa sul tema della candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024. Tra gli intervistati appare il radicale Riccardo Magi, che ancora una volta si dichiara contrario ai Giochi in quanto esiste il rischio concreto di una spesa immane di soldi pubblici. Il parallelo è con le vele di Calatrava, la più grande opera incompiuta d’Italia, che vennero pensate e iniziate a realizzare per le Olimpiadi di nuoto del 2009.

La notizia delle azioni legali di Caltagirone ai danni di Bonaccorsi, Paragone, Caudo e Berdini è stata ripresa da numerosi quotidiani, molti – “Il Messaggero” e “Leggo solo” per citarne alcuni – afferenti alla Caltagirone editore.

https://www.youtube.com/watch?v=AZOIjVS8Dxo


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