E’ morto Renato Serio, un maestro da Sanremo all’inno di Forza Italia

Fu autore di colonne sonore per numerosi film e spettacoli televisivi
È morto Renato Serio all’età di 78 anni, a Roma. Compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra, Serio ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama musicale italiano, in particolare attraverso la sua storica collaborazione con Renato Zero, che ha abbracciato per oltre quarant’anni.

Nato a Lucca nel 1946, Serio ha intrapreso il suo percorso musicale dopo aver completato gli studi al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.

Negli anni Sessanta, ha iniziato a farsi notare collaborando con diverse etichette discografiche, ma il suo vero interesse per il mondo della musica si è sviluppato negli anni Settanta, quando si è trasferito a Roma per lavorare nel settore delle colonne sonore.

La sua carriera lo ha visto al fianco di alcuni dei più grandi nomi della musica da film, come Riz Ortolani, Piero Piccioni, Carlo Rustichelli e Armando Trovajoli, componendo musiche per film cult come “Una giornata particolare” di Ettore Scola e “Profumo di donna” di Dino Risi.

Il suo talento lo ha portato anche a ricoprire ruoli di primo piano in Rai, dove ha realizzato arrangiamenti musicali per vari programmi, tra cui “Piccolo Slam” e “Fantastico”. La sua abilità di direttore d’orchestra è stata messa in evidenza in quattro edizioni di “Fantastico” negli anni Ottanta e ha diretto l’orchestra per l’ultimo varietà Rai condotto da Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, “Stasera niente di nuovo”.

La collaborazione con Renato Zero è stata una delle più fruttuose della sua carriera: Serio ha iniziato a lavorare con l’artista dal suo album “Via Tagliamento 1965-1970” nel 1982 e ha co-firmato il brano “Ave Maria”, presentato da Zero al Festival di Sanremo nel 1993, dove si piazzò quinto.

Il maestro ha anche diretto l’orchestra per le edizioni del Festival di Sanremo nel 2005 e 2006 e ha composto “Forza Italia”, l’inno del partito di Silvio Berlusconi, arrangiato da Augusto Martelli.

Renato Serio non sarà ricordato solo per il suo contributo musicale, ma anche per la passione e l’impegno che ha sempre dimostrato nel promuovere la cultura musicale italiana.

La sua eredità vivrà attraverso la sua musica e l’impatto che ha avuto su generazioni di artisti e appassionati.


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