Tragedia sul lavoro: ecco chi era l’operaio di 47 anni, morto schiacciato da un muletto a Trastevere

L'uomo lavorava per una nota azienda di Allestimenti, specializzata nel noleggio di attrezzature per il settore edile nella zona industriale della capitale

Roma piange un’altra vittima del lavoro. Lunedì 8 settembre, intorno alle 16, Daniele Cucchiaro, operaio di 47 anni residente a Monterotondo, ha perso la vita schiacciato da un muletto lungo le sponde del Tevere, all’altezza di piazza Trilussa.

Secondo una prima ricostruzione, Daniele stava caricando il mezzo su un camion, nell’ambito di lavori di smontaggio di impalcature utilizzate per un evento, quando il muletto si è ribaltato, travolgendolo.

Subito intervenuti sul posto, i soccorsi non hanno potuto far altro che constatarne la morte. Le indagini sono ancora in corso per chiarire tutti i dettagli del drammatico incidente.

Cucchiaro lavorava per una nota azienda di Allestimenti, specializzata nel noleggio di attrezzature per il settore edile nella zona industriale della capitale.

Ma non era solo un operaio: amici e conoscenti lo ricordano come un uomo solare, appassionato di softair e dotato di una risata contagiosa. Sui social, decine di persone hanno espresso il loro cordoglio, condividendo ricordi e messaggi di affetto.

La tragedia ha subito suscitato reazioni anche dai sindacati. Natale Di Cola, segretario romano della Cgil, ha lanciato un appello al governo e alle imprese: “Davanti a questa strage non si può restare inermi. Con questo episodio, salgono a 18 le vittime sul lavoro a Roma dall’inizio dell’anno”.

Paolo Capone, segretario nazionale dell’Ugl, ha espresso “profondo cordoglio alle famiglie delle vittime, di fronte a tragedie che potevano e dovevano essere evitate”.

Ancora una volta, Roma è costretta a fare i conti con la fragilità della sicurezza sui luoghi di lavoro, e con la perdita di un uomo che aveva ancora molto da dare alla vita e a chi gli stava vicino.


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