“Un italiano en La Habana: un sogno resistente” di Paolo Pesce Nanna

Presentazione del libro alla biblioteca Quarticciolo sabato 5 ottobre alle ore 11

Sabato 5 ottobre 2024 alle ore 11 alla biblioteca Quarticciolo presentazione del libro
Un italiano en La Habana: un sogno resistente di Paolo Pesce Nanna

Presentazione a cura di Paolo Pesce Nanna, attore, scrittore e comico romano di Centocelle

Modera Andrea Martire, giornalista e scrittore, presidente di CentRocelle aps.

“Un italiano en La Habana” nasce dal desiderio dell’attore, comico, Paolo Pesce Nanna, di condividere con il suo pubblico le emozioni vissute in quarantotto meravigliosi giorni a La Habana, dove l’Autore era stato invitato a partecipare, in occasione della XXIV Settimana della Cultura Italiana a Cuba, ad una commedia teatrale. Parlare soltanto di questa, presentata in diverse repliche e con grande “éxito” di pubblico e critica, presso il prestigioso “Teatro América”, sarebbe stato sicuramente riduttivo. Il libro è molto altro.

È un diario di bordo dettagliato; dalla scoperta e il colpo di fulmine verso il balletto classico, fino ad allora rifiutato a priori, le prove faticosissime in una lingua sconosciuta, con fraintendimenti quotidiani che davano vita a siparietti indimenticabili, l’abbattimento da parte del regista della “quarta parete” a teatro, una cosa inizialmente scioccante, i Mondiali di Calcio vissuti in un Paese dove lo sport nazionale è il baseball, la riscoperta della vecchia passione giovanile per la salsa cubana, e poi i concerti, le gite in posti incantati, il cibo, il Covid, la “Santería” e l’amicizia con la A maiuscola.

“Cuba es Cuba” lo si sente nei vicoli dell’Habana Vieja. Cuba es Cuba”, è proprio così. Quello qui raccontato è un insieme fantastico di incontri con persone eccezionali: poeti, maestri di musica, cantanti, ballerine, autori teatrali, giornalisti, fruttivendoli, panettieri, tassisti, musicisti di strada con vecchie e raffazzonate chitarre a cui mancavano alcune corde e venditori di soldi e sigari.
Ed è proprio grazie ad uno di questi incontri che nasce l’idea di questo lavoro, che potremmo definire il “Cuba libro” – rigorosamente “quarta parete free” – di uno degli attori più versatili e talentuosi del nostro panorama teatrale.


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