Un tesoro archeologico inestimabile sotto i piedi. In tutti i sensi

Quello presente nel territorio del V municipio. Mistero fitto sui tempi e le modalità necessari per la sua valorizzazione

Purtroppo abbiamo sotto i nostri piedi, in tutti i sensi, soprattutto in quello della mancata considerazione e valorizzazione, un tesoro archeologico inestimabile di cui nessuno si assume il difficile compito di farlo conoscere e metterlo a disposizione delle collettività e di creare un circuito di turismo culturale. Mentre ciò potrebbe avere anche importanti risvolti di natura economica su un territorio come quello del V municipio avaro “in superficie” (se si esclude, anche in questo caso il patrimonio che ci è stato trasmesso dall’antichità) di attrazioni sociali e culturali capaci di attrarre e non respingere come invece solo il degrado e la mancanza di manutenzione sanno fare.

Le responsabilità circa la mancanza di progettualità e di investimenti che sappiano valorizzare il lascito di queste meravigliose eredità da parte dei nostri antenati romani, sono senza se e senza ma in primo luogo della politica e della parte più inadeguata di essa.

E pensare che sul nostro territorio c’è chi con professionalità ed amore cerca di superare ostacoli “apparentemente insormontabili”, di sensibilizzare le istituzioni periferiche e centrali a puntare con decisione alla valorizzazione di siti archeologici sul cui futuro aleggia il mistero, dato che non si rendono pubblici né programmi e né i progetti per renderli visitabili ed in sicurezza all’interno di un vero e proprio circuito Archeologico sul quale sta lavorando in particolare l’Associazione ValeRoma di cui una nostra concittadina, l’archeologa Olga di Cagno è presidente e che è particolarmente impegnata per la conoscenza diffusa del patrimonio archeologico presente nel nostro municipio.

Sito Archeologico in Via P. Togliatti - Piano Zona Prampolini (7)Consideriamo ad esempio la via Prenestina, che è quella con un patrimonio archeologico su cui si dice esistano progetti sia per la messa in sicurezza e sia perché questi in un futuro non lontano entrino in un circuito turistico culturale sfruttabile attraverso visite guidate. Siamo in presenza sulla via Prenestina all’altezza della Togliatti di un sito archeologico di indubbio valore e bellezza a poco più di cento metri dalla sede dell’ex Municipio Roma VII, dove all’interno di una sorta di cratere sono conservati i resti di alcune Domus con reperti di mosaici e pavimentazione, un tratto della via Prenestina antica e di alcune pietre miliari. Si tratta di un’area privata su cui sta sorgendo il Centro Servizi Prenestino. Purtoppo non è dato a sapere se, come e quando questo gioiello archeologico sarà messo in sicurezza e sarà visitabile.

sito

Sempre sulla via Prenestina a poco più di 500 metri all’incrocio con via di Tor Tre Teste un’altro sito archeologico è venuto alla luce durante gli scavi per la realizzazione di un centro di ristorazione della McDonald del Gruppo Cremonini che già nella nostra città ha dato prova di grande sensibilità investendo proprio sulla conservazione e valorizzazione di siti archeologi. Uno su tutti è di recente realizzazione quello dell’area archeologica sotterranea VICUS CAPRARIUS “La Città dell’Acqua”.

viaprenestinaangtortretesteprenestinaangtertreteste1

C’è infine un’altro ritrovamento archeologico nell’area antistante l’ex stabilimento della Fiorucci, sempre sulla via Prenestina.

Tesori tutti che potrebbero entrare in un circuito turistico archeologico che imboccando la Prenestina da Porta Maggiore presenta, seminascosta da un transennamento trentennale, la Basilica Sotterranea Neopitagorica. A poco più di trecento metri si incontra il Torrione Prenestino, e a seguire i Colombari di largo Preneste, i resti di un insediamento in largo Irpinia e il complesso imnperiale di Villa Gordiani. Trasferendoci poi sulla via Casilina incontriamo il Mausoleo di S. Elena e le Catacombe di S. Marcellino, e nel Parco archeologico di Centocelle le Ville imperiali tra cui Villa della Piscina e l’antica Osteria di Centocelle

Detto questo, è indispensabile conoscere se esistono progetti di valorizzazione pubbliche e private oppure in sinergia tra loro.

Il Ministro Franceschini recentemente ha annunciato l’investimento da parte del governo di ben 40 milioni di Euro per un progetto culturale da realizzare all’interno del Carimat di proprietà del demanio militare, una trentina di ettari su cui un progetto del M5S locale, e di associazioni e vari comitati voleva utilizzarne in parte per il trasferimento dei rottamatori presenti sull’area del Parco di Centocelle.

Proposte, idee e richieste su cui le nuove Giunte Municipali e Comunale dovranno necessariamente affrontare per dare risposte concrete non più rinviabili e sulle quali sarebbe indispensabile un confronto con le associazioni locali che da sempre, con mezzi scarsissimi e con enormi difficoltà si cimentano con il tema della valorizzazione della grande bellezza periferica. Naturalmente da farsi, appena usciti dalle battaglie elettorali che su questi temi se la cavano con enunciazioni molto generiche.


Questo articolo è stato utile o interessante?
Sostieni Abitarearoma clicca qui! ↙

Un commento su “Un tesoro archeologico inestimabile sotto i piedi. In tutti i sensi

  1. A proposito del sito archeologico venuto alla luce durante gli scavi per la realizzazione di un centro di ristorazione della McDonald del Gruppo Cremonini che già nella nostra città ha dato prova di grande sensibilità investendo proprio sulla conservazione e valorizzazione di siti archeologi, … PERCHE’ SILENZIOSAMENTE SU TUTTA L’AREA AD ECCEZIONE DELLA ANTICA STRADA CAMIONCINI HANNO RICOPERTO DI TERRA IL SITO? NON VI PARE CHE STONI CON LA SENSIBILITA’ DIMOSTRATA ?!?
    GRAZIE.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento