

Inaugurato, per il XIII, XV e XVI municipio, in via Portuense 220 il 9° centro diurno per malati di Alzheimer
E’ stato inaugurato la scorsa settimana, alla presenza del sindaco di Roma Walter Veltroni, dell’assessore alle politiche sociali e promozioni della salute Raffaela Milano, del direttore generale delle Asl Rm D Giusi Gabriele e dei presidenti dei Municipi XV Paris e XVI Bellini, il 9° centro diurno della capitale per persone affette da demenza di Alzheimer. E’ “Casa Vittoria”, un complesso di circa 400 metri quadrati realizzato presso i locale dell’ex omonima lavanderia comunale in via Portuense 220, che già ospitano una casa di riposo per anziani.
Il nuovo centro nasce come una struttura semi-residenziale con un livello d’azione intermedio tra assistenza domiciliare e residenza permanente, riservata ai residenti dei Municipi XIII, XV e XVI. Un vero e proprio luogo di accoglienza e assistenza per anziani totalmente o parzialmente non autosufficienti, affetti da patologie che comportano l’alterazione delle funzioni cerebrali.
Dal lunedì al sabato, con accesso programmato, “Casa Vittoria” ospiterà 20 pazienti che all’interno del centro potranno usufruire di sale riabilitative, mensa, spazi ricreativi e piani di assistenza personalizzati. Per accedervi è necessario presentare una domanda direttamente al centro, oppure al servizio sociale del Municipio di appartenenza o alla Asl.
Il morbo di Alzheimer è la forma più comune di demenza senile e colpisce oggi circa il 5% della popolazione con più di 60 anni di età. Solo a Roma gli ultrassentacinquenni affetti da tale patologia sono tra i 12.500 e i 20.000, con una tendenza all’aumento legato all’invecchiamento della popolazione. Si tratta di una malattia a carattere degenerativo del sistema nervoso centrale caratterizzata da un inizio subdolo ed insidioso. I primi sintomi sono infatti lievi, talvolta difficili da riconoscere, colpiscono la memoria e le funzioni cognitive fino a ripercuotersi sulla capacità di parlare e di pensare. Ancora oggi la demenza di Alzheimer è una patologia incurante: non esistono infatti farmaci in grado di arrestare la malattia e tutti i trattamenti possibili sono finalizzati a rallentarne il decorso e a contenerne i sintomi.
Indubbiamente è una malattia complessa, che richiede sostegno, tutela ed assistenza. Garantire al paziente una qualità della vita buona o quantomeno dignitosa è proprio l’obiettivo di “Casa Vittoria” e di tutte le strutture che tentano di combattere l’emergenza Alzheimer.
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