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«Dopo anni di diffide, sfratti, ricorsi, intimazioni a pagare milioni di arretrati, in Municipio V – dichiarano in una nota Vagnarelli e Battaglia (Pd) – si torna alla vecchia delibera che prevede peraltro anche la riduzione dell’80 per cento del canone da sempre considerato pregiudizievole dal Campidoglio. A cosa stiamo assistendo? A una nuova guerra interna al M5s? Alla resa finalmente di una stagione che ha raso al suolo le migliori esperienze sociali e culturali romane? Al ripensamento di una stagione politica in cui il M5s ha spento Roma e svuotato di senso la valorizzazione e l’uso dei beni pubblici?
È imbarazzante. È veramente ora di costruire qualcosa di diverso e chiuderci alle spalle questi anni di pressapochismo, umiliazione e saccenza. Il presidente del Municipio V – concludono – chiarisca, se vuole. Così la sindaca. Se vuole. Se ha tempo. Un’intera città si sente ormai presa in giro»