Vecchio Quadraro, l’accesso mancante al Parco di Centocelle

Nato a inizio secolo da una lottizzazione abusiva condonata nel Piano Regolatore Generale del 1931, e poi sviluppatosi in gran parte nelle forme dell’edilizia spontanea autocostruita, lo storico quartiere del Vecchio Quadraro ha conservato fino ad oggi le sue originali caratteristiche entro confini molto ben definiti: da v. degli Angeli alla Tuscolana / Monte del grano, dall’ex sanatorio Ramazzini al Parco archeologico di Centocelle.
Proprio su questo Parco è oggi in procinto di realizzarsi il secondo stralcio del Progetto esecutivo, quello del lato OVEST con i suoi 2 accessi a NORD di v. degli Angeli e – più a SUD – in posizione mediana rispetto all’edificato del quartiere: la dove v. di Centocelle crea un angolo di 130° e il Parco la raggiunge insinuandosi fra le case dell’Aeronautica Militare, i campi sportivi ed un deposito container.
AccessiParcoCentocelle2AccessilParcoStralcioSe il primo accesso vive l’insopportabile situazione di trovarsi a ridosso delle aree ancora occupate da inquinanti attività di demolizione auto, il secondo si presenta – dalla parte del Parco – libero e pronto per la sua realizzazione .. ma manca di corrispondenza dalla parte del quartiere (!).
Il progetto del Parco archeologico è infatti parte, con il Subcomprensorio Quadraro, dell’ex Comprensorio U.S.D.O. (Ufficio speciale Sistema Direzionale Orientale) di Centocelle e da questo eredita una progettazione unitaria, come si evidenzia dalla ricomposizione delle sue due parti nella mappa allegata.
Il problema che si presenta oggi deriva dal fatto che se il Piano Particolareggiato del Quadraro è – fortunatamente – fallito nella sua prospettiva di una radicale sostituzione dell’edificato esistente, questo fallimento ha portato anche – e purtroppo – all’abbandono degli interventi di riqualificazione urbanistica previsti, fra cui proprio l’accesso al Parco di Centocelle, previsto allo sbocco di v. Cibele.
Via Cibele è infatti la strada ‘mancante’ del Vecchio Quadraro (in verde nella mappa), trasversale a tutta la parte NORD del quartiere, prevista pedonale e ciclabile proprio per la sua funzione di accesso al Parco nonché destinata ad ospitare la piazza centrale del Vecchio Quadraro, ma ancora parzialmente occupata da orti, giardini e parcheggi privati. Bisogna infatti riconoscere a chi visse ed edificò nei primi decenni del dopoguerra – in condizioni di estrema difficoltà – di aver rispettato il tracciato stradale, inglobato sì nelle proprietà ma non occupato da edifici. Solo molto recentemente, nel disinteresse pubblico verso tale realtà, qualcuno ha edificato qualcosa.
Se l’abbandono del Piano U.S.D.O. ha lasciato irrisolti i problemi della ricomposizione della maglia viaria del quartiere (esiste un isolato di oltre 1 km di perimetro e mancano altre intersezioni), dell’assenza di una piazza e dell’accesso al Parco, via Cibele resta comunque una risorsa, strategica per la sua posizione e a ‘costo zero’ per l’Amministrazione.
Se via Cibele è strada pubblica – e nessuno ha mai sostenuto il contrario -, allora c’è da chiedersi perchè l’Amministrazione non abbia mai avviato le procedure per il suo recupero né lo faccia ora, pur nella prospettiva di realizzare un accesso ciclopedonale al quartiere che si affaccia, oltre v. di Centocelle, sulle lamiere di recinzione e il muro di un deposito camion (!).
accessoCentraleParcoCentoceAccessoParcoFotoC’è quindi da augurarsi che oggi, in attesa dell’avvio dei lavori di realizzazione del Parco, l’attenzione dell’Amministrazione capitolina riconosca e si faccia carico di un problema che non ha, peraltro, solo valenza locale.
L’accesso centrale al Vecchio Quadraro si trova infatti – anche – sulla più diretta via di collegamento fra il ‘bacino d’utenza’ del popoloso quartiere di Centocelle e il Parco Regionale dell’Appia Antica al quale si accede, dal Vecchio Quadraro, già adesso in sicurezza per pedoni e ciclisti.

 


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