

Meravigliosa e straziante, dalla parrocchia di S. Cirillo passando per il Quarticciolo, fino alla parrocchia di S. Bernardo su viale Palmiro Togliatti, venerdì 18 marzo
18 marzo 2022: la Via Crucis attraversa le vie dello sfruttamento sessuale, dalla parrocchia di S. Cirillo passando per il Quarticciolo, fino alla parrocchia di S. Bernardo di Centocelle su viale Palmiro Togliatti.
Meravigliosa e straziante: tante persone, molti i giovani, il Cardinale Vicario di Roma con alcuni vescovi, i parroci e sacerdoti della zona, tutti con i flambeaux in mano in onore delle donne vittime della tratta, a pregare per loro, a sfilare per le vie dello loro sfruttamento, a soffrire per la loro sofferenza.
Un quarto delle vittime è minorenne! Tutte sono donne ingannate, minacciate, prigioniere. Il covid ne ha fatte sparire alcune dalla strada, ma la schiavitù è continuata nelle case.
I testi di don Oreste Benzi si alternano alle scene della Passione di Gesù e illuminano la notte: la Passione non è terminata a Pasqua, continua ancora nei poveri, nei derelitti, nelle donne sfruttate… e la Risurrezione sembra a volte non arrivare.
Il dolore che sentiamo per le loro storie è un minuscolo riflesso del dolore di Dio, la vergogna che proviamo è la consapevolezza della nostra abiezione: noi, noi italiani, ricchi e annoiati, siamo gli aguzzini di queste ragazze. Il maschilismo becero, la pornografia ostentata, il libertinaggio elevato a diritto hanno portato infelicità e violenza: infelici le prostitute, infelici gli aguzzini, infelici quei squallidi clienti ridottisi a pagare per stuprare una donna.
Più la Via Crucis prosegue, maggiore è la gente che si accoda; il finale è sovrabbondante, le due testimonianze finali sono il culmine.
Non sia stata solo una serata commovente, sia soprattutto il viaggio di queste donne dentro del nostro cuore: tante buone persone presenti sono un segno di speranza, perché «mai più la schiavitù!» sia il grido che metta fine alla vergogna di un’umanità carnefice delle donne più indifese.
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