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Via Pianezza, tra buche, topi e puzza: i residenti esasperati si ritrovano in strada

Mercoledì 23 luglio è arrivato il provvedimento: parte della strada è stata ufficialmente interdetta. Ma la chiusura non ha portato con sé risposte, né tantomeno soluzioni

Si sono svegliati con la puzza nell’aria e qualche topo che fa capolino tra le buche. Non è il racconto di una periferia abbandonata da un romanzo di Pasolini, ma la fotografia di ciò che vivono ogni giorno i residenti di via Pianezza, a Casalotti, nel Municipio XIII di Roma. Una strada dimenticata, dove il tempo sembra essersi fermato – ma solo per i lavori pubblici.

Il dissesto è iniziato mesi fa, ad aprile, quando il manto stradale ha ceduto. Ma da allora il quadro è peggiorato: due voragini, a pochi metri l’una dall’altra, hanno reso il tratto una trappola pericolosa, tanto per le auto quanto per chi si muove a piedi.

Una delle due buche, “di maggiore entità”, come la descrivono i residenti, è quella che ha creato i danni peggiori. E adesso, oltre ai crateri, ci sono i topi. Avvistati da più di un residente. Uno scenario da degrado urbano, che però si gioca su una strada privata ma aperta al transito pubblico.

Interdetta e abbandonata

Mercoledì 23 luglio è arrivato il provvedimento: parte della strada è stata ufficialmente interdetta. Ma la chiusura non ha portato con sé risposte, né tantomeno soluzioni.

E così, nel tardo pomeriggio dello stesso giorno, i cittadini si sono riuniti in un sit-in spontaneo. Non c’erano bandiere, ma domande. Una su tutte: Chi deve intervenire per mettere in sicurezza via Pianezza?

Il nodo giuridico: è privata, ma…

A chiarire – almeno in parte – lo stato delle cose è Claudia Finelli, consigliera municipale di Azione, che da tempo segue la vicenda:

Via Pianezza è formalmente una strada privata – spiega – ma non c’è un consorzio, né alcun tipo di chiusura. È aperta al pubblico passaggio e dotata di illuminazione pubblica. Dunque è comunque onere del Comune garantirne la sicurezza”.

Parole che pongono il dito sulla piaga di molte vie della Capitale: tecnicamente “private”, ma di fatto usate ogni giorno da cittadini, mezzi pubblici, soccorritori. E spesso abbandonate da tutti, proprio per quel limbo normativo in cui sono confinate.

Finelli ricorda anche l’iniziativa intrapresa dal suo gruppo in Campidoglio:

Abbiamo presentato una delibera capitolina – attualmente in fase di discussione – per censire con trasparenza tutte le strade: comunali, private e quelle a uso pubblico. Solo con una catalogazione chiara si potrà pianificare una manutenzione seria e progressiva regolarizzazione”.

La rabbia dei cittadini: “Noi viviamo qui, non possiamo aspettare i tempi della burocrazia”

Nel frattempo, però, i residenti di via Pianezza non possono più aspettare. Il rischio è quotidiano, visibile, concreto. Chi porta a spasso il cane, chi accompagna i figli a scuola, chi deve usare la macchina per andare al lavoro: nessuno si sente al sicuro.

Non è solo un problema di decoro. È una questione di salute, sicurezza e dignità. E una città come Roma non può permettersi di voltarsi dall’altra parte.

I cittadini chiedono risposte, e ora più che mai, le istituzioni sono chiamate a darle.


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