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Vigili urbani di Roma, stop ai fondi per gli straordinari

Il comandante De Sclavis: "motivi non imputabili a noi"

Lunghe notti passate a sorvegliare i chioschi abbandonati di Capocotta per prevenire attività illegali e occupazioni. Operazioni a Trastevere, Testaccio, San Lorenzo e altrove per i controlli “anti-movida”.

Ore e giorni trascorse davanti alle baraccopoli romane, da via di Salone a via Candoni e non solo. Questi sono solo alcuni dei servizi straordinari che i vigili urbani di Roma svolgono quotidianamente. Servizi che, tuttavia, non verranno retribuiti nella busta paga di luglio.

Ad annunciarlo è stato direttamente il comandante Mario De Sclavis, con una lettera inviata il 9 luglio a 22 tra gruppi e unità operative della polizia locale di Roma.

“A causa di problemi di natura tecnico-contabile non imputabili a questo Comando,” ha scritto De Sclavis, “sono costretto a disporre il rinvio di parte della liquidazione delle competenze per il lavoro straordinario, per riproporle non appena l’Amministrazione metterà a disposizione le relative risorse finanziarie.”

Pertanto, i pagamenti saranno effettuati solo quando le casse del Comune disporranno di sufficiente liquidità.

Questa spiacevole novità ha allarmato l’intero Corpo ed è stata portata all’attenzione pubblica dal SULPL, il sindacato unitario dei lavoratori della polizia locale, attraverso il segretario romano Marco Milani: “Purtroppo da anni l’amministrazione abusa degli straordinari,” ha commentato Milani, “superando persino il piano straordinari stabilito all’inizio dell’anno, per il quale vengono preventivamente stanziati fondi.

Si raggiungono cifre esorbitanti, se si considera che due anni fa l’ex Comandante Angeloni, rispondendo a un accesso agli atti, dichiarò che la spesa ammontava a 10,5 milioni di euro.”

L’uso sfrenato degli straordinari è dovuto alla grave carenza di personale. Gli 800 nuovi assunti tramite concorso non sono ancora tutti operativi e comunque non sono sufficienti: “L’organico del Corpo è in sofferenza,” conferma Milani.

Quando va bene ci sono 6mila vigili operativi, quando va male 5mila, mentre dovrebbero essere oltre 8mila. Con una tale mancanza di risorse umane e richieste emergenziali continue da parte della politica e degli uffici per coprire i buchi, il ricorso allo straordinario è inevitabile.” Tuttavia, i fondi non bastano e così i pagamenti vengono sospesi, per ora a giugno e forse anche a luglio.

La gestione del lavoro straordinario potrebbe finire sotto la lente della Corte dei Conti: “La normativa, presente anche nei contratti collettivi,” spiega Milani, “stabilisce che un dipendente della polizia locale può fare al massimo 180 ore di straordinario all’anno, 220 per le forze di polizia, cosa che noi vigili non siamo.

Purtroppo, ci sono operatori che superano questo limite, rischiando anche danni alla salute. Finora non ci siamo mai rivolti alla Corte dei Conti, ma prima o poi questo fenomeno potrebbe arrivare fin lì perché è contro la legge.”

L’assessora al bilancio e vice sindaca Silvia Scozzese cerca di calmare gli animi, dichiarando che “in sede di discussione e approvazione dell’assestamento di bilancio, verranno integrate le risorse, recuperando anche quelle per il mese di giugno.

Le modifiche al bilancio verranno discusse nelle prossime settimane in aula consiliare, ma il sindacato dei vigili teme che i tempi tecnici saranno lunghi: “La sensazione è che si accumuleranno altre mensilità di straordinari non pagati,” conclude Milani.


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