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Violenza e paura a via Filippo Meda. Ferita una bambina e devastato il parco giochi

Sono passati giorni ma ancora incute timore il finimondo di domenica 3 aprile 2016 al piccolo parco giochi Pavolandia di via Filippo Meda. Il senso della precarietà della sicurezza, della propria incolumità,  è palpabile come la sfiducia verso il diritto e la giustizia.

A scatenare quello che abbiamo definito finimondo, ci raccontano alcune persone presenti, un fatto tutto sommato normale: l’addetto all’impianto ludico che rimprovera un piccolo utente perché sta mettendo a rischio la propria e l’altrui incolumità.

E’ per questo motivo che, la tranquilla giornata di festa, occasione per molti di godersi l’intera famiglia, vede soccombere un uomo (l’addetto del parco giochi), ferire una bambina, terrorizzate numerose famiglie, per un crescendo incontrollabile di arroganza, prevaricazione ed estrema aggressività. E, da sottolineare, un esempio deplorevole di grande inciviltà, impartito specie ai più piccoli. Al Pavolandia, la violenza si è svolta in due tempi: dopo le parole grosse di insofferenza verso il custode dei giochi che rimproverava ilbambino e il primo fisico oltraggio, quando il fatto già grave pareva placato, il padre violento è riapparso ma questa volta spalleggiato da  amici armati di bastoni. La loro furia si è sfogata sull’impianto ludico che alla fine è risultato devastato. Ma come sempre accade, è rimasta coinvolta un’innocente. In questo caso una bambina ferita al viso da frammenti di vetro del riparo dove si era rifugiata.

I teppisti hanno abbandonato il campo, in tempo per non essere colti in flagrante dalle Forze dell’Ordine che però li hanno ricercati sulla base della targa dell’auto sulla quale si sono allontanati.

Morale della favola: oggidì non è consigliabile – di fronte alla violenza che dilaga nelle nostre periferie – rivolgersi ai bambini. E non dico “riprenderli”, perché può succedere il finimondo. L’avvertimento vale anche per chi è preposto a vigilare sulla loro moderatezza, in difetto dell’attenzione dei genitori. Moderatezza che si traduce in definitiva in garanzia di tranquillità e sicurezza per tutti.


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