

Vittorio la capra
“Sono molto perplesso – ha scritto il critico d’arte Vittorio Sgarbi – sulle reazioni negative che ha avuto la raffigurazione, in un fotomontaggio, del David di Michelangelo che imbraccia un fucile della “Illinois Arma Lite””.
Ancora più stupefacenti, comunque, le due ragioni della “sgarbiana” perplessità. La prima ragione è che – come lui sostiene – “la contaminazione delle immagini è una espressione tipica dell’arte contemporanea”. E, allora, bella quest’arte contemporanea che, evidentemente incapace di esprimere se stessa, cerca di far passare, come capolavori da ammirare, gli sfregi che non esita ad apportare anche alla più splendida e nobile arte antica. La seconda ragione è che – come lui ancora sostiene – “una statua armata assume, per una causa nobile, la forza di un simbolo”. E, allora, consenso ed applausi a questo David – armato di un modernissimo fucile di precisione modello “AR50A1”, binocolo incorporato, cinque colpi in canna, calcio in alluminio puro – bello e statuario, lì, per la nobile causa di pubblicizzare i prodotti di una cinica, iriverente e cafona “Illinois Arma Lite” . Vittorio Sgarbi, per carità, sarà pure un critico d’arte molto noto (anche se più noto per le sue sceneggiate televisive), ma questa volta è indubbio che la “capra” sia stata proprio lui.
Canta Napoli, Francè…
“Io vorrei tanto sposare subito Silvio – ha confidato, al “Fatto quotidiano”, la fidanzata Francesca Pascale – ma non è certo, come qualcuno maligna, per i suoi averi: io, infatti, sono disposta a mettere per iscritto la mia rinuncia a qualunque cosa del suo patrimonio”.
Ma è sicuro che la fidanzata Francesca Pascale non si sia informata che ogni rinuncia preventiva – parola del Consiglio nazionale del notariato – è assolutamente senza valore? Che, cioè, si può rinunciare a quanto spettante per legge – in questo caso a lei come coniuge legittima – soltanto a morte avvenuta del “de cuius”? E che allora, una volta morto il “de cuius”, non ci potrebbe essere, da parte sua, anche un ripensamento sulla nobile e amorosa rinuncia di oggi? La fidanzata Francesca Pascale – come noto – ha avuto i suoi natali a Napoli. Renato Carosone, magari, le avrebbe melodiato così: “Francè, canta Napoli, Francé. Napoli marpiuna, eh eh…”
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