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14enne costretta all’elemosina e venduta in matrimonio ad uno sconosciuto: genitori in carcere

L'indagine era partita dopo che la minorenne aveva trovato il coraggio di denunciare

Massacrata di botte, costretta all’elemosina e promessa sposa di uno sconosciuto in cambio di denaro. Vittima una ragazzina di 14 anni del quartiere San Basilio, nella periferia della Città. Un vero e proprio incubo quello vissuto dalla giovanissima, che ha rotto le catena nelle quali i genitori di 41 e 36 anni, l’avevano obbligata.

Lei, nonostante sia stata anche rasata a zero perché si è rifiutata di sposare quello sconosciuto, promesso sposo, in cambio di soldi, ha denunciato tutto.

La polizia, a novembre del 2022, ha arrestato i suoi genitori che ora sono stati condannati a 6 anni dal tribunale di Roma.

Nei loro confronti la procura contestava il reato di riduzione in schiavitù, ma i giudici hanno riqualificato l’accusa in maltrattamenti in famiglia.

Dall’inchiesta coordinata dalla Dda di Roma, erano emerse le violenze subite dalla vittima, che in più di un’occasione, presa dallo sconforto, aveva tentato anche il suicidio.

La ragazzina, infatti, secondo l’accusa, attraverso violenze fisiche e verbali, era costretta a vivere di stenti e forzata a chiedere l’elemosina nei pressi di un supermercato arrivando ad essere promessa in matrimonio ad uno sconosciuto in cambio di denaro, nonostante il suo chiaro rifiuto.


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