Categorie: Fatti e Misfatti
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“5 stelle” tra Inferno e Paradiso – Adolf Grillo? – Beppe Giannino?

Fatti e misfatti di marzo 2013 di Mario Relandini

“5 stelle” tra Inferno e Paradiso

“Se falliamo noi – ha urlato ancora più forte Beppe Grillo – ci sarà violenza nelle strade”.
Una promessa o una minaccia? Terrorismo o ricatto? Profezia realistica o farneticazione? Sia come sia  – se fosse vero quanto pubblicherà l’ultimo numero dell’ “Espresso” – il “grande urlatore” avrebbe un suo personale piano: non “b” – certo – come Bersani o Berlusconi, ma “c” come Costarica. Trasferirsi cioè nella paradisiaca Costarica dove, tramite personaggi a lui riconducibili, avrebbe già una decina di società e avrebbe già acquistato proprietà sulle quali realizzare, tra l’altro, un grandioso “resort” con ville, ciascuna, su un’area di 750 metri quadrati e con un’area propria di cinquemila. Da vendere o affittare a tutti meno, naturalmente, che a Bersani, Berlusconi, Monti e “genìa” del genere.
 

Adolf Grillo?

“Mi hanno proposto un’alleanza, ma loro sono morti – va ripetendo, urlando, Beppe Grillo – Non hanno capito di avere a che fare con qualcosa di completamente diverso da un partito politico”.
Tutti i suoi – e non solo – a battergli le mani. Ma quei due concetti non sono farina del suo sacco 2013: sono due concetti espressi, in un discorso del 1932, dal fuhrer Adolf Hitler.

Beppe Giannino?

“Non sto affatto lavorando – si è infuriato il noto economista francese Jean Paul Fitoussi – al programma di Beppe Grillo”.
E due, dunque. Perché – come si ricorderà – anche il “premio Nobel” Joseph Stiglitz, circa un mese fa, aveva smentito ogni collaborazione con il “Movimento 5 stelle”. Beppe Grillo, allora, sulla stessa strada di millanteria e di megalomania di Oscar Giannino? Ma Oscar Giannino, almeno, non solo non ha implicato altre persone: ha anche chiesto scusa per il suo comportamento. Il Beppe, invece, macché. Avanti, imperterrito, con una faccia identica a quella parte del corpo che lui è solito attribuire, invece, a chi non la pensa come lui. Cosa che, però, sembra tanto piacere agli italiani: gli ultimissimi sondaggi, infatti, gli danno – rispetto alle elezioni di pochi giorni fa – un ulteriore buon 3% in più. Ad maiora.

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