5mila educatrici precarie a Roma, le istituzioni: ‘Non ci sono soldi’

Da quindici anni le lavoratrici chiedono la regolarizzazione del contratto, ma dalle amministrazioni 'tante promesse ma niente'

‘Siamo precarie da 15 anni e vogliamo essere regolarizzate’. E’ lo sfogo di oltre 5000 educatrici romane giunte in massa all’Auditorium della Conciliazione, mercoledì 1 giugno, per chiedere al presidente del Consiglio Matteo Renzi di essere stabilizzate.

‘Il 30 giugno finiamo il nostro ultimo contratto, e da settembre sicuramente non lavoreremo più a contratto determinato perché abbiamo già passato i 36 mesi da diverso tempo, essendo ormai 15 gli anni di precariato. Chiediamo stabilizzazione come dice l’Europa’. A parlare è Anna Macera, del ‘Coordinamento contro la precarietà’, nato il 5 febbraio scorso per dare supporto alle precarie degli asili nido romani.
‘Il 6 maggio il commissario Tronca – spiega la Macera – ci ha tagliato le gambe volendo assumere esclusivamente una  rimanenza di un concorso pubblico di qualche anno fa, nel quale vi sono 146 persone idonee.
Non possiamo più lavorare, vuole fare dei bandi per un concorso pubblico per 18 posti quando solo per gli asilo nido ci sono 900 vuoti di organico’.

‘Con la legge della Buona scuola, da settembre 2016, – prosegue l’educatrice –  partiranno i tre anni di proroga, nei quali verranno assunti chi fa parte della graduatoria permanente’.

Qui si apre un altro punto controverso e di dibattito. Chi fa parte della graduatoria permanente ha più diritti rispetto a chi non appartiene a questa categoria?

‘Se la graduatoria permanente o di seconda fascia – spiega l’educatrice – permetterebbe, almeno in teoria,  alle lavoratrici di usufruire di una prospettiva di lavoro stabile, per la terza fascia d’asilo e la quarta di scuola dell’infanzia non è previsto alcun percorso’.

Se sia possibile unificare le tre graduatorie o comunque cercare di trovare percorsi alternativi per chi fa parte della terza e quarta fascia, la signora Macera risponde in questo modo: ‘La permanente ha fatto un corso-concorso interno per titoli ed esami, ma i sub commissari che sono stati messi al Comune di Roma hanno detto che è inefficace. Ma un esame fatto anche a livello interno è un concorso pubblico. E da questa graduatoria sono state assunte, fino a questo momento, 23 persone. Per la terza fascia bisogna creare un percorso, purché a queste persone venga riservato un concorso, affinché gli possa venire riconosciuto il lavoro svolto dal 2009 ad oggi’.

Come detto sono oltre 5000 le educatrici precarie a Roma, e nel corso degli anni le risposte degli amministratori capitolini è sempre stata la medesima: ‘Non ci sono soldi, disse la giunta Marino’, ‘non ci sono soldi, disse la giunta Alemanno’, ‘non ci sono i soldi, disse la giunta Veltroni’, ‘non ci sono i soldi, disse la giunta Rutelli’. ‘Tante promesse ma niente’


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