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Alberone: Usura ed estorsione, confiscato il tesoro di tre fratelli

Il provvedimento riguarda beni per un valore complessivo di 1 milione di euro

Confiscato il tesoro a tre fratelli di origini calabresi. Un milione di euro, fra case, contanti e polizze assicurative. Un patrimonio accumulato – secondo gli inquirenti – mediante attività di usura ed estorsione. Gli affari di Giuseppe, Francesco e Carmine – i primi due nati in Calabria il terzo a Roma – nella zona di San Giovanni e Appio Latino, all’Alberone.

Gli agenti della Divisione Anticrimine della questura stanno eseguendo il provvedimento, emesso ai sensi del Codice Antimafia dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione su proposta del questore di Roma. Questi beni erano stati sequestrati a novembre dello scorso anno, nel corso di un’ operazione finalizzata a contrastare l’accumulazione illecita di patrimoni da parte di organizzazioni criminali.

Si tratta di sei immobili, di cui 5 a Roma e uno a Siderno (in provincia di Reggio Calabria), quasi centomila euro in contanti, una polizza assicurativa del valore di 80mila euro e disponibilità finanziarie pari a 35 mila euro. Con lo stesso decreto, per l’attuale ed elevata pericolosità sociale di tutti e 3 i fratelli, è stata disposta l’applicazione della della sorveglianza speciale per la durata di 2 anni.

A quanto accertato, i tre avrebbero loro stretti contatti con diversi ambienti malavitosi, anche di matrice ‘ndranghetista, e sono stati già condannati per attività criminali legate al traffico di stupefacenti e ad altri gravi reati.


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