Allerta terrorismo, Viminale: “Preoccupano i lupi solitari”

La crisi mediorientale potrebbe avere pesanti ricadute sulla sicurezza delle capitali europee, dove potrebbero verificarsi attacchi su bersagli strategici, culturali e militari

In Italia c’è un rischio “lupi solitari”, e quindi che commettano azioni terroristiche persone in grado di agire sole senza un coordinamento sul posto. E potrebbero essere anche migranti.

Ci sono volute circa due ore di colloquio per fare il punto su rischi, possibili obiettivi, possibili risposte ad atti terroristici in Italia: dopo l’attacco dell’Iran su Israele a base di droni e missili, le autorità italiane nella giornata di ieri Lunedì 15 Aprile 2024 hanno fatto il punto sulle strategie di controllo e di prevenzione. A riunirsi le forze di polizia, quelle di intelligence, il ministro dell’Interno.

Alla fine viene ribadita l’importanza di un rafforzamento della collaborazione tra polizie e intelligence e l’attenzione ai lupi solitari e ai flussi migratori irregolari.

Gli obiettivi sensibili ad attentati – dai luoghi di matrice ebraica o israeliana agli eventi di massa, culturali o sportivi – non mancano nella Capitale. Il livello di allerta a Roma è alto già dal 7 Ottobre, giorno dell’attacco di Hamas ad Israele.

Il timore principale viene da soggetti isolati – i cosiddetti lupi solitari – che possono colpire eventi di massa. Un fenomeno noto dai tempi degli attentati di matrice jihadista in tutta Europa.

Dal Comitato è venuta anche una valutazione positiva sui controlli alla frontiera orientale, ripristinati dal 21 Ottobre scorso e tuttora validi. A giudizio del Comitato uno dei rischi da non sottovalutare sarebbe quello dei flussi di immigrazione irregolare.  Il ministro dell’Interno sarà domani a Tunisi insieme alla Presidente del Consiglio e incontrerà il suo omologo.


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