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Ama: sospette intese anticoncorrenziali nelle gare d’appalto, Antitrust apre istruttoria

Il procedimento nasce da una segnalazione trasmessa da Ama in cui emerge la possibilità di condotte anticoncorrenziali tra i partecipanti

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha avviato un’istruttoria per presunta intesa anticoncorrenziale tra sette società che operano nel settore della manutenzione e riparazione di veicoli.

Le aziende coinvolte sono Autofficina F.lli Pennesi, Mfm, Autofficina Pontina, Drive Line Service, Italmeccanica, Pagliani Service e Raggruppamento Officine Meccaniche Ar.Ma.

L’indagine riguarda le gare bandite da Ama per il servizio di manutenzione su automezzi Iveco, Mercedes e Renault. Secondo l’Antitrust, le modalità di partecipazione alle gare evidenziano “una assenza di concorrenza” e “esiti insoddisfacenti per la stazione appaltante”.

I sospetti si basano su una segnalazione di Ama e sulle verifiche svolte dall’Autorità, che includono ispezioni nelle sedi delle società.

Le criticità sarebbero emerse già nelle procedure di gara del 2023 e sarebbero proseguite anche nel bando successivo, indetto da Ama a dicembre 2023 dopo la revoca delle precedenti gare.

Le sette società sono accusate di aver violato l’articolo 2 della legge n. 287/1990, che vieta accordi tra imprese che limitano la concorrenza. Se confermate le ipotesi, le aziende rischiano sanzioni pecuniarie.

Non è la prima volta che l’Antitrust indaga su presunte irregolarità nelle gare d’appalto di Ama. Nel 2019, l’ex sindaca Virginia Raggi aveva segnalato all’Autorità una serie di gare andate deserte, ipotizzando accordi tra le aziende per far lievitare i prezzi.

L’istruttoria dell’Antitrust è in corso e si attendono i prossimi sviluppi.

Le gare d’appalto di Ama sotto la lente dell’Antitrust: l’ombra di accordi illeciti per escludere la concorrenza e far lievitare i prezzi. Un caso che solleva dubbi sulla trasparenza e la legittimità delle procedure di appalto della municipalizzata romana.

L’inchiesta dell’Autorità apre nuovi scenari e potrebbe portare a sanzioni per le aziende coinvolte. Un monito per tutte le imprese che partecipano a gare pubbliche, affinché agiscano nel rispetto delle norme e della concorrenza.


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