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Anniversario del vespro romano 25 febbraio 2023

Alle ore 17:00 a l.go S. Giovanni de Matha (accanto alla chiesa di S. Crisogono a Trastevere)
Sabato 25 febbraio 2023 ricorre l’anniversario del vespro romano del 1798, l’insurrezione del popolo di Trastevere contro l’occupante francese e il suo governo laicista e anticattolico: come ogni anno lo ricordiamo con una manifestazione che si svolgerà alle ore 17:00 a largo S. Giovani de Matha (accanto alla chiesa di S. Crisogono).
Nel 1798, infatti, le truppe francesi occuparono Roma con il pretesto dell’uccisione di un generale diplomatico durante una sommossa provocata dai francesi e dai giacobini romani. Il Papa venne fatto prigioniero ed esiliato, mentre nell’Urbe veniva proclamata una Repubblica sul modello di quella Francese nata dalla rivoluzione. La nuova repubblica ordinò l’abbattimento dei simboli del vecchio regime, vietò le festività religiose, rimosse le immagini sacre in ogni angolo della città, limitò le libertà religiose e obbligò tutti i cittadini a portare al posto della croce la coccarda con i colori del tricolore giacobino, innalzando nottetempo nelle principali piazze cittadine l’albero della libertà dei rivoluzionari francesi.
Le nuove tasse, lo sradicamento forzato delle tradizioni e le vessazioni continue che i cittadini romani dovettero subire da parte degli occupanti francesi accesero nei quartieri popolari della città un risentimento che il 25 febbraio del 1798 sfociò in una piena rivolta.
Quel giorno, a Trastevere, una pattuglia di guardie civiche intimò ad alcuni giovani di togliere dalla coccarda tricolore la crocetta aggiunta quale simbolo di identità e segno di sfida all’occupante: le guardie civiche finirono gettate nel Tevere e all’ora del Vespro scoppiò la rivolta che, al grido di “Viva Maria”, dilagò in tutti gli altri rioni popolari: Borgo, Monti e Regola si unirono ai tumulti che infuocarono perfino i Castelli Romani. La città di Roma fu messa a ferro e fuoco per due giorni finché la cavalleria francese non riuscì a sopprimere le resistenze dei rivoltosi.
Alla memoria delle centinaia di cittadini, perlopiù di umili origini, e dei religiosi fucilati dai francesi alle porte di Piazza del Popolo e poi gettati nelle fosse comuni, l’Amministrazione di Roma non ha mai dedicato un monumento, una via o un ricordo qualsiasi.
Con una fiaccolata, vogliamo, quindi, ricordare noi l’orgoglio di questi romani che si sollevarono e morirono per non rinnegare l’identità di questa città.
Coordinamento Vespro Romano

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