

La comparsa improvvisa di un parallelepipedo metallico, installato sui tetti di un condominio in via di Querceti, ha scatenato polemiche tra i residenti del Celio, i comitati di quartiere e alcune figure istituzionali.
L’impianto, che protegge una torre per la telefonia mobile, è stato montato senza che la Soprintendenza speciale di Roma fosse avvisata, suscitando preoccupazioni sull’impatto estetico e ambientale in un’area di grande valore storico e culturale.
“Abbiamo raccolto le segnalazioni dei cittadini, che si sono ritrovati, nel giro di poche ore e senza preavviso, una torretta imponente spuntare nella notte tra giovedì e venerdì”, dichiarano Riccardo Corbucci e Tommaso Amodeo, rispettivamente presidenti della commissione Statuto e Innovazione Tecnologica e della commissione Urbanistica in Campidoglio.
Ovviamente anche i residenti del Rione hanno contestato la comparsa dell’impianto: “Una torre bianca in pieno centro storico è una costruzione assolutamente abnorme che non ha nulla a che vedere con il paesaggio Unesco” ha fatto notare Viviana Piccirilli di Capua, dell’associazione Abitanti Centro Storico.
Le autorità hanno annunciato che verrà verificato il rispetto dell’iter burocratico che ha portato all’installazione.
L’opera, realizzata dalle società Cellnex, Iliad e Wind Tre, ha ricevuto il via libera lo scorso febbraio, ma la sua presenza visibile dal quartiere Celio ha sollevato nuovi interrogativi sulla compatibilità estetica con un’area di tale rilevanza storica.
La vicenda di via di Querceti si inserisce in un contesto più ampio di battaglie cittadine contro la proliferazione delle antenne.
Quartieri come San Saba sono stati protagonisti di scontri accesi: proprio questa estate, i comitati locali sono riusciti a far annullare un’autorizzazione comunale per l’installazione di un ripetitore, nonostante il successivo ricorso presentato da Iliad, azienda coinvolta.
La torretta al Celio, attualmente non operativa, è ben visibile dai punti nevralgici del quartiere e presenta un accesso situato alla base.
L’installazione ha riacceso il dibattito sull’impatto che queste infrastrutture possono avere su aree storiche e paesaggistiche di Roma, lasciando aperti interrogativi sul controllo e la trasparenza delle autorizzazioni.
I prossimi giorni saranno decisivi per comprendere se l’antenna resterà al suo posto o se il pressing dei residenti porterà a una revisione del progetto.
Le foto presenti su abitarearoma.it sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che le rimuoverà.