![](https://abitarearoma.it/wp/wp-content/uploads/2024/05/volante-carabinieri.jpeg)
![](https://abitarearoma.it/wp/wp-content/uploads/2024/05/volante-carabinieri.jpeg)
150 euro a pratica. Questa la somma che alcuni cittadini extracomunitari pagavano a un ex dipendente comunale, tramite un cittadino indiano, per ottenere la residenza nel comune di Anzio, in provincia di Roma.
L’ex dipendente, 62 anni, insieme al presunto complice, 35enne, avrebbero detto a diversi cittadini di origine indiana che senza la loro intercessione non avrebbero mai ottenuto la residenza nella cittadina del litorale romano.
Per questo, nel periodo tra il dicembre 2022 e il giugno 2023, sarebbero stati indotti a pagare fino a 150 euro per ogni pratica. Le vittime – 9 quelle accertate fino ad oggi dagli investigatori – erano soprattutto braccianti impegnati nella zona che avevano bisogno dell’iscrizione all’anagrafe per poter accedere ai servizi, a partire dal medico di base.
L’ex dipendente – secondo la ricostruzione dei Carabinieri – non lavorava in realtà all’ufficio anagrafe del Comune di Anzio e dunque non aveva alcun ruolo operativo per le pratiche sulla residenza. I due arrestati sono ora nella casa circondariale di Velletri.