Categorie: Cronaca Politica
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Arrestato Raffaele Marra. La sindaca Virginia Raggi: “Andiamo avanti”

L’arresto del capo del Dipartimento del Personale di Roma Capitale è avvenuto per una presunta tangente intascata nel 2013 per l’acquisto di una casa Enasarco

I carabinieri del nucleo investigativo del Comando provinciale hanno arrestato oggi Raffaele Marra, capo del Dipartimento del Personale del Comune di Roma ed ex vice capo di Gabinetto del sindaco Virginia Raggi.

L’arresto è avvenuto per una presunta tangente che Marra avrebbe intascato nel 2013 per l’acquisto di una casa Enasarco, situata in via Prati Fiscali ed intestata a sua moglie. Insieme a lui, è finito in carcere anche Scarpellini, noto imprenditore edilizio della Capitale. Secondo gli inquirenti il costruttore avrebbe staccato due assegni per un valore complessivo di 350mila euro a favore di Marra per facilitare l’acquisto dell’immobile. All’epoca dei fatti Marra era a capo del Dipartimento delle Politiche Abitative.

marraDopo l’arresto è stata effettuata anche una perquisizione presso l’ufficio di Marra in Campidoglio. Già due giorni fa la polizia aveva peraltro acquisito documenti riguardanti le nomine effettuate da Virginia Raggi. Secondo il gip Tomaselli esiste “un concreto e attuale pericolo di reiterazione di condotte delittuose” da parte di Marra anche in luce del suo incarico presso il Comune di Roma.

Ex finanziere, Marra ha appeso al chiodo la divisa nel 2006 per entrare in politica. In un decennio è riuscito a ricoprire ruoli di spicco nella politica romana: ha lavorato in Regione ai tempi della Polverini e al Comune prima con Alemanno, poi con Marino e poi con Raggi. Diventato ben presto uomo fidatissimo della sindaca a 5 stelle, Marra è stato nominato prima vice capo di Gabinetto e poi spostato dopo numerose polemiche a capo del Dipartimento Personale.

Per sedare le violente polemiche interne al M5S che avevano accompagnato il nome di Marra all’epoca della nomina a vice capo di Gabinetto, Virginia Raggi arrivò a legare il nome dell’ex alemanniano al futuro della Giunta, minacciando le dimissioni in caso di allontanamento di Marra.

La notizia dell’arresto del dirigente ha scatenato una bufera in Campidoglio. Intorno alle 13 è stata organizzata una brevissima conferenza stampa durante la quale Virginia Raggi si è detta dispiaciuta di quanto accaduto e si è scusata coi cittadini romani, col M5S e con Beppe Grillo, che aveva sollevato dubbi intorno alla figura dell’ex finanziere.

“Abbiamo piena fiducia nel lavoro della Magistratura, anzi li ringraziamo per la loro opera” ha detto la sindaca, che poi ha sottolineato con forza: “Marra non è un esponente politico di questa giunta, ma un dirigente, uno dei 23mila dipendenti del Comune. Lo sostituiremo”. Virginia Raggi ha poi risposto a quanti avevano sollevato dubbi sul futuro della giunta capitolina: “Il mio braccio destro sono i cittadini romani. L’amministrazione va avanti. Andiamo avanti con serenità”. A termine della conferenza non è stato lasciato spazio alle domande dei giornalisti.

Quella odierna non è la prima grana giudiziaria della giunta Raggi. Pochi giorni fa Paola Muraro, contestatissimo Assessore all’Ambiente, si è dimessa dopo aver ricevuto un avviso di garanzia. Ma ancora prima Carla Ranieri, capo gabinetto, fu obbligata alle dimissioni dopo un parere negativo dell’ANAC. Destino simile per Carlo De Dominicis, indicato inizialmente come Assessore al Bilancio, che non fece in tempo neanche a sedersi che fu allontanato perché indagato per abuso d’ufficio.


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