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Campidoglio: Nuovo Ponte della Scafa: la procedura non è ferma e segue l’iter

Dura presa di posizione della Sinistra Italiana del X Municipio. Pellegrino (FdI): “No alla banda del No, ora investire sul Corridoio Colombo per migliorare la viabilità”

“La procedura – informa in un comunicato il Campidoglio – in corso per la costruzione del nuovo Ponte della Scafa ad oggi non è bloccata e osserva l’iter previsto dalla normativa. L’appalto è infatti aggiudicato ed ha già visto effettuati gli scavi propedeutici per la rilevazione di reperti archeologici.

Scavi che, si ricorda, hanno portato alla luce due navi di epoca romana, una delle quali è già stata rimossa. Inoltre, prima di concludere la fase progettuale, è necessario effettuare indagini per l’eventuale bonifica di reperti bellici che dovessero essere rinvenuti sul luogo, così come portare a termine le analisi sulla microzonazione sismica del terreno ove sorgerà il ponte.

Queste analisi – conclude il comunicato – sono previste dalla attuale normativa e servono a determinare il livello di rischio sismico del luogo e consentire ai progettisti di adeguarvi il progetto”.

Registriamo sul Ponte della Scafa una dura presa di posizione della Sinistra Italiana del X Municipio. Ecco qui di seguito il comunicato del segretario Marco Possanzini:

“La Sindaca Raggi, primo cittadino di Roma Capitale, – si afferma nel comunicato -avrebbe dovuto immediatamente interrompere le ferie e catapultarsi nella città che amministra per gestire la crisi dovuta alla improvvisa chiusura del ponte della Scafa, l’unica infrastruttura oltre il ponte sul Raccordo Anulare che collega Roma Capitale con il Comune di Fiumicino. La sindaca sarebbe dovuta tornare immediatamente a Roma per affrontare l’emergenza in quanto è una emergenza cittadina che non interessa solamente il Comune di Fiumicino il Municipio X. A settembre circa tremila studenti si sposteranno giornalmente fra Fiumicino e Municipio X, come si pensa di sostenere questa criticità? Migliaia di lavoratori ogni giorno devono raggiungere l’Aeroporto e non solo, come si pensa di sostenere questa emergenza? L’assenza della Raggi è vergognosa e appare patetico l’atteggiamento, tutto a difesa della Sindaca, della Giunta Municipale guidata dalla Di Pillo in quanto la Presidente del Municipio X non ha poteri sulla città di Roma e non può disporre di mezzi e risorse per sostenere piani di emergenza relativamente alla mobilità e quant’altro. Anche il Consiglio Comunale/Municipale, un’assemblea ibrida proposta dalla Di Pillo a Montino è un modo per difendere ciò che è indifendibile e cioè l’assenza della Raggi impegnata nelle vacanze in Corsica. Cosa può deliberare quell’assemblea se i poteri conferiti sono diversi? cosa può decidere una Presidente di Municipio se la questione da affrontare è cittadina e non locale ed inoltre non ha i poteri e la disponibilità delle risorse necessarie? Per essere operativi e concreti, al tavolo con il Sindaco di Fiumicino Montino, così come nelle assemblee congiunte o nei sopralluoghi, deve esserci la Sindaca Raggi. Come Sinistra Italiana chiediamo che la Sindaca torni immediatamente ad occuparsi di questa situazione di assoluta emergenza. Nelle prossime ore sapremo se il ponte della Scafa risulterà praticabile dai pedoni. Come Sinistra Italiana, chiediamo a Comune di Fiumicino, Comune di Roma e Regione Lazio di attivare di concerto e nei prossimi giorni un sistema di navette che si attesti prima del ponte e riprenda servizio subito dopo l’attraversamento pedonale del ponte stesso. Può essere questo un modo per mitigare le criticità che nei prossimi giorni potrebbero assumere contorni drammatici”.

Ponte della Scafa. Pellegrino (FdI): “No alla banda del No, ora investire sul Corridoio Colombo per migliorare la viabilità”

“L’improvvisa chiusura del Ponte della Scafa pone problematiche di viabilità rilevanti per la popolazione, che avevamo già denunciato nel 2016 sollevando il tema della realizzazione del Corridoio Colombo.
E’ necessario investire su infrastrutture strategiche per il quadrante Sud del traffico capitolino, snellendo il traffico sulle vie consolari migliorando la vita dei cittadini, come il Corridoio Colombo ora bloccato per i soliti No a tutto da parte dell’amministrazione.
Chiudendo il tratto che collega Ostia a Fiumicino, numerosissimi cittadini, spesso pendolari, saranno costretti a passare per vie alternative, allungando il tratto di percorrenza e aumentando nettamente i costi in viabilità.
Ad oggi, per percorrere i 6 km che separano il Lido con quello del comune aeroportuale, è necessario risalire la via del Mare, prendere il Raccordo Anulare e tornare indietro sull’Autostrada Roma-Fiumicino: sono più di 30 km. E’ inaccettabile.”
E’ quanto dichiara in una nota Cinzia Pellegrino, responsabile nazionale Dipartimento Tutela Vittime di Fratelli d’Italia.


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