Casilino Sky Park, è bello oltrepassare i confini fisici dei muri!

Inaugurato martedì 2 maggio il nuovo progetto di Fusolab2.0: Casilino Sky Park. Un nuovo modo di vivere e vedere la città ed i suoi confini fisici

Il V Municipio da oggi può vantare un nuovo primato; un primato non solo cittadino ma addirittura italiano: il Casilino Sky Park è il primo progetto di questa caratura in tutta Italia.

Cosa è? Facile a dirsi, è un cosiddetto “non luogo” che è diventato luogo di aggregazione e che permetterà alla cosiddetta periferia di rigenerarsi nei suoi spazi.

Dove si trova? Facile ad indicarlo: siamo sopra il tetto del Centro Commerciale Casilino, siamo al Fusolab.

Quando si potrà accedervi? Facile saperlo. Oggi l’inaugurazione con le autorità, dal 2 giugno l’apertura alla cittadinanza, agli amici, alle persone che vorranno.

Perché è stato realizzato? Probabilmente  questa è la domanda alla quale è più facile rispondere: per permettere di oltrepassare i confini fisici di un muro e vivere esperienze sorvolando il mondo ma non dimenticandosi ai di esso.

All’’inaugurazione avvenuta oggi hanno partecipato, oltre ai finanziatori, gli stakeholder le autorità cittadine e regionali:  il sindaco Roberto Gualtieri, il presidente del V  Municipio Mauro Caliste ed alcuni  membri della giunta e del consiglio municipale, il vice presidente della Regione Lazio Daniele Leodori, la consigliera regionale Michela Di Biase,  e Vito Cozzoli di Sport e Salute ha permesso a tutti gli intervenuti di poter ammirare il bellissimo lavoro svolto in questi mesi.

Festa per questa realtà innovativa ed avveniristica e festa per la possibilità di ritrovarsi in presenza a poter godere della presenza reciproca.

Dei tanti colori che oggi si sono potuti ammirare, dai più sgargianti stesi sul pavimento, ai più tenui ma assolutamente avvolgenti del cielo terso, dai più apparentemente monotoni dei muri grigi dell’edificio ai più brillanti delle reti che riflettevano i raggi del sole, uno in particolare ha spiccato su tutti: il bianco.

Bianca era, infatti, la camicia di Dario Minghetti, giammai definirlo padrone di casa, ma vera anima di tutto il progetto; bianca come una tela ancora da dipingere e da ridefinire nelle movenze e nei tratti delle imprese apparentemente impossibili ma possibilmente realizzabili; bianca come il colore dei fili di perle (qualche signora con estrema eleganza li indossava) che rappresentano sì dolore e fatica ma anche comunità (fili di perle e non singole perle), tradizione e innovazione, forza e bellezza, esteriormente fragili ma internamente solidissime.

Ora non resta che attendere il 2 giugno per poter tutti arrampicarci lassù in cima e godere della vista che si può ammirare, partecipare alle attività proposte e iniziare a dipingere quella camicia bianca con le nostre emozioni.

Chi vuole può continuare a chiamarla periferia, ma noi preferiamo V Municipio!

Per tutte le informazioni relative all’apertura basterà seguire gli aggiornamenti sul sito :

www.fusolab.net   o la pagina fb: Fusolab 2.0


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