![](https://abitarearoma.it/wp/wp-content/uploads/2024/05/volante-carabinieri.jpeg)
![](https://abitarearoma.it/wp/wp-content/uploads/2024/05/volante-carabinieri.jpeg)
«No Antisemitismo». Con questo appello, la Comunità ebraica di Roma e l’Unione delle Comunità ebraiche italiane hanno annunciato una manifestazione nazionale in programma per domani martedì 5 dicembre 2023.
L’evento, che partirà dalle ore 19:00 a Piazza del Popolo, «rappresenta – si legge in una nota – un appello in difesa dei diritti e dei valori che ispirano e guidano la nostra società.
In un momento così complesso, vi è l’obbligo di esprimere apertamente una chiara condanna contro la macchia dell’antisemitismo in tutte le sue forme e denunciare assieme il terrorismo e la radicalizzazione».
Per questo motivo si prospetta un Centro storico blindato con chiusure e deviazioni al traffico di qualsiasi tipo di veicolo che inizieranno a scattare, per evidenti ragioni di sicurezza, già a partire da mezzanotte e mezza.
Saranno in particolare attivi e quindi non transitabili i varchi di ingresso a piazza del Popolo sui lati di via del Corso e via di Ripetta e quello situato sul versante di Porta del Popolo.
Sempre a partire dalla stessa ora sarà vietato il parcheggio di qualsiasi tipo di veicolo inclusi i monopattini e le biciclette in un’area vastissima del Tridente e, in particolare, su via del Corso, via della Fontanella e Piazza del Popolo, Via del Babuino, tra Via della Fontanella e Piazza del Popolo, sulle rampe di accesso alla stessa piazza, in Viale D’Annunzio, via Ferdinando di Savoia, tra Via Principessa Clotilde e Piazza del Popolo e infine in Via di Ripetta, nel tratto compreso tra Via dell’Oca e Piazza del Popolo.
L’eccezionalità delle misure di prevenzione adottate si spiega anche in relazione all’annunciata partecipazione all’evento di varie forze politiche.
L’iniziativa punta a mobilitare l’opinione pubblica e le istituzioni del mondo politico, religioso e civile affinché esprimano un forte messaggio di biasimo contro tutte le forme di violenza e di radicalizzazione etnica.