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Chi bara? – La lunga attesa dei malati, ma anche dei fornitori – Quella cartella del Fisco ad una persona in coma da dieci anni

Fatti e misfatti di febbraio 2016

Chi bara?

A gennaio – dati della Cgil – la cassa integrazione è aumentata del 33,86% rispetto a dicembre scorso e, da ciò, la conferma dell’assenza di attività produttiva per potenziali 330 mila presenze lavorative”.

Ma se il “premier” Renzi e il Ministro del Lavoro Poletti continuano a vantare una ripresa delle attività produttive e dell’occupazione? Qui, allora, qualcuno evidentemente bara. Sarebbe giusto conoscere chi.

dottoreLa lunga attesa dei malati, ma anche dei fornitori

“I dati del 2015 – raccolti dalla Cgia di Mestre – hanno evidenziato che le Aziende sanitarie del Centro-sud fanno attendere centinaia di giorni non solo i malati per gli accertamenti e le visite, ma anche i fornitori per il pagamento dei loro prodotti”.

A guidare la classifica dei “pagatori lumaca” è l’Azienda sanitaria del Molise: 412 giorni invece dei 60 previsti dalla legge. Al posto d’onore, anzi del disonore, la Asl di Napoli 1 centro con 401 giorni e terze a pari merito, anzi a pari demerito, la Asl Roma A e al Asl di Catanzaro con 397. E il Governo non dice nulla? Che cosa dovrebbe dire? E’ il primo a non rispettare le scadenze dei pagamenti ai fornitori.

Quella cartella del Fisco ad una persona in coma da dieci anni

“Il signor M.A. – ha rivelato il “Giornale di Vicenza” – ha ricevuto, dall’ Agenzia delle entrate, un invito a pagare 172 euro, entro trenta giorni, quale sanzione – più interessi – per non avere comunicato la cessazione della sua attività”.

Giusto, se doveva farlo e non lo ha invece fatto. Ingiusto e folle, però, se si considera che il signor M.A. non ha potuto farlo perché in coma da ben dieci anni. E poi l’Agenzia delle entrate, attraverso la sorridente boccuccia del suo capo Rossella Orlandi, continua a garantire il massimo dell’attenzione, dell’efficienza e dell’umanità. Complimenti, signora Rossella.


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