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Cinque persone indagate per l’incendio di Colli Aniene

Svolta nelle indagini sull’incendio di Colli Aniene che il 2 giugno 2023 ha colpito il palazzo posto tra via D’Onofrio e Largo Franchellucci: la Procura ha iscritto cinque persone nel registro degli indagati. Chiesta anche l’autopsia dell’unica vittima, Antonio D’Amato, l’anziano di 80 anni morto nel rogo. Atti dovuti per la presenza di feriti (7 ustionati, di cui 3 gravi, e 10 intossicati) e di un morto ma il procedimento giudiziario di accertamento della verità non sarà breve.

L’attenzione della Procura, per il momento, è rivolta ai lavori di ristrutturazione che la ditta stava eseguendo in subappalto. Tra gli indagati ci sarebbe l’amministratore del condominio, la responsabile amministrativa della ditta che stava svolgendo i lavori di ristrutturazione in subappalto e i dirigenti di altre ditte coinvolte nei lavori. Si indaga per omicidio colposo, lesioni colpose e disastro. Di estrema importanza per ricostruire la dinamica dell’incendio da parte degli inquirenti sono le informative ricevute dai Vigili del Fuoco, dalla Protezione Civile, dall’Ispettorato dell’Asl e dalle Forze dell’Ordine.

L’ipotesi è ancora tutta da verificare, ma il terribile incendio sembrerebbe essere partito dal materiale edile (bombole e residui di polistirolo) depositato proprio alla base del palazzo che avrebbe successivamente coinvolto i pannelli in polistirolo che formano il cappotto termico della ristrutturazione. Resta da capire come mai tutto quel materiale sia stato accatastato sotto il palazzo e non sia stato sistemato nell’area verde ad una distanza di sicurezza tale da non costituire pericolo per l’edificio. Per ora è solo una delle possibilità sulle quali si sta indagando e occorrerà del tempo prima che i fatti siano realmente accertati.

Un tempo probabilmente lungo che non permetterà alle famiglie sfollate di rientrare presto nei loro appartamenti e che ritarderà gli eventuali rimborsi dell’assicurazione.

Auspichiamo che il Comune di Roma metta a disposizione di queste persone una soluzione abitativa adeguata e a lungo termine. Le associazioni territoriali vigileranno affinché questo accada e il Comitato di Quartiere ha messo a disposizione uno sportello presso il centro anziani di via Ruini per accogliere le persone/ famiglie coinvolte nell’incendio per eventuali necessità o supporto per pratiche amministrative.


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